Esistono in merito alla Bibbia dei Testimoni di Geova (la «Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scriture») degli studi di validi specialisti del genere, dove si confrontano le diverse traduzioni e la loro attendibilità?Giancarlo ApostoliRisponde don Stefano Tarocchi, docente di Sacra ScritturaCome il lettore sa ai Testimoni di Geova non è permessa nessuna interpretazione delle sacre scritture, in relazione alle quali debbono seguire l’orientamento ufficiale ad esse dato dal loro Comitato Direttivo. Per questo motivo i TdG sono incoraggiati a studiare la Bibbia principalmente attraverso le pubblicazioni e i testi pubblicati dalle società bibliche dei testimoni stessi. In queste pubblicazioni che esplicano la dottrina dei testimoni corredata, tra parentesi, da diversi versetti della Bibbia, a sostegno e con domande predisposte, riferite alla dottrina. I TdG non ammettono dunque alcuna manifestazione di dissenso pubblica di un testimone rispetto all’interpretazione che fa il Corpo Direttivo, pena la scomunica dalla congregazione. Essi credono che la Bibbia sia l’esatta parola di Dio, rifiutando dunque anche un’interpretazione in chiave storica del testo. Fino al 1950, i TdG non possedevano una Bibbia propria. La Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (New World Translation of the Holy Scriptures) è una traduzione moderna della Bibbia stampata a New York da società religiose in uso dai TdG. La Traduzione del Nuovo Mondo è successiva al credo dei TdG in quanto prima della sua pubblicazione utilizzavano nella loro predicazione traduzioni bibliche edite da altre società bibliche. La Traduzione del Nuovo Mondo non è la prima né l’unica Bibbia stampata dai TdG, in quanto dal 1926 stamparono in proprio alcune versioni fra cui la Bibbia di Re Giacomo (1611), la versione inglese più diffusa nel mondo anglosassone in quanto è la versione ufficiale (o autorizzata) dalla Chiesa Anglicana. La Traduzione del Nuovo Mondo fu eseguita direttamente dall’ebraico, dall’aramaico e dal greco in inglese moderno da un comitato di TdG rimasti anonimi. Generalmente denota solo una cattiva conoscenza della lingua ebraica/aramaica da parte degli anonimi traduttori, ma in diversi casi vi sono anche importanti implicazioni dottrinali. Per la prima edizione si sa che alle riunioni per la traduzione parteciparono persone senza alcuna qualifica. Queste traduzioni sono rigorosamente anonime. Il motivo di ciò é rivelato da un ex-TdG : «La ragione dell’anonimato è duplice: 1) non si può controllare la competenza dei traduttori; 2) nessuno è responsabile della traduzione». Questa traduzione fu inizialmente pubblicata in vari volumi, dal 1950 al 1960. Le successive edizioni in altre lingue, compresa quella in italiano, si basano non sui testi originali, ma sulla traduzione dall’inglese. Edizioni complete sono state pubblicate in una trentina di lingue, sempre con il medesimo criterio.Nella traduzione italiana del 1986 ridotta ad un solo volume, priva di note in calce, tali note sono inserite direttamente nel testo in modo che non è possibile distinguere il testo dal commento. Tutta la Traduzione del Nuovo Mondo è caratterizzata, errori a parte, da un linguaggio italiano scadente. L’ultima revisione italiana è datata 1987.Il lettore può approfondire l’argomento con i libri seguenti (solo una selezione!): S. M. De Paolis, TDG: forti biblisti? Esposizione di numerosi versetti incomprensibili, ridicoli o addirittura grotteschi presenti nella falsa Bibbia della Soc. Torre di Guardia, Segno, Tavagnacco 1998; P.A. Gramaglia, Perché non sono d’accordo con i Testimoni di Geova, Piemme, Casale Monferrato 1984; M. Introvigne, Le sètte cristiane: dai Testimoni di Geova al reverendo Moon, Mondadori, Milano 1990; L. Minuti, I testimoni di Geova non hanno la Bibbia, Colletti, Roma 1997; C. Weis, Testimoni di Geova: testimoni di Dio?: sussidio per il confronto critico con la dottrina dei testimoni di Geova, Edizioni paoline, Cinisello Balsamo 1987.