I Musei Vaticani, arte e fede
Nei Musei Vaticani – ha continuato Benedetto XVI – la grande civiltà classica e quella ebraico-cristiana non si oppongono tra loro, ma convergono nell’unico piano di Dio; lo dimostra il fatto che l’origine remota di questa istituzione risale ad un’opera «profana» (il gruppo scultoreo del Laocoonte) ma che, inserita nel contesto vaticano, acquista la sua piena e più autentica luce. È la luce della creatura umana – ha rilevato il Pontefice – plasmata da Dio, della libertà nel dramma della sua redenzione, protesa tra cielo e terra. È la luce di una bellezza che irradia dall’interno dell’opera artistica e conduce lo spirito ad aprirsi al sublime, la dove il Creatore incontra la creatura fatta a sua immagine e somiglianza. Il Museo – ha concluso il Papa – mostra veramente un intreccio continuo tra Cristianesimo e cultura, tra divino ed umano, tra fede ed arte e la Cappella Sistina ne costituisce, al riguardo, un vertice insuperabile.