Chi sposa un divorziato può fare la comunione?
Approfitto di questa rubrica per sottoporre un «caso». Un uomo ed una donna si uniscono in matrimonio con rito concordatario. Si tratta di un matrimonio «riparatore», la donna è incinta. La coppia sceglie liberamente e consapevolmente di sposarsi, ma accetta il rito religioso per non dare un dispiacere alle famiglie di origine. Ma durante la celebrazione del rito entrambi sono convinti di ricorrere al divorzio se se ne presentasse la necessità e nessuno dei due crede minimamente alla indissolubilità del matrimonio. Per entrambi il matrimonio è un legame temporaneo. Dopo alcuni anni la coppia divorzia. L’uomo in seguito contrae un nuovo matrimonio; le seconde nozze avvengono con rito soltanto civile, infatti l’uomo non può richiedere la nullità del matrimonio precedente in quanto nè lui nè la prima moglie sono in grado di dimostrare il motivo della nullità; non vi è nessun testimone (il matrimonio è avvenuto molti anni prima in una regione lontana da quella di attuale residenza; i testimoni non sono reperibili in nessun modo, non è stato possibile ricercarli o trovarli). La seconda moglie, credente e praticante, può ricevere l’Eucarestia?
Lettera firmata