Ai piedi della croce c’è anche Maria, madre di Gesù e di tutti i credenti
Ho notato che solo Giovanni parla della presenza di Maria, madre di Gesù, ai piedi della croce. Perché? Possibile che un simile particolare sia ignorato dagli altri evangelisti, che pure parlano di altre donne?
Risponde fra Luca Maria De Felice, docente di Sacra Scrittura
È vero! Solo il vangelo di Giovanni (vv 19,25-27) parla di questo episodio denso di significati, mentre gli altri evangelisti non descrivono questo racconto e parlano solo di un gruppetto di donne (vedi Mt 27,55-56; Mc 15,40-41; Lc 23,49). A tal proposito il documento sulla Parola di Dio del Concilio Vaticano II, la Dei Verbum dice: «… gli autori sacri scrissero i quattro Vangeli, scegliendo alcune cose tra le molte che erano tramandate a voce o già per iscritto, redigendo un riassunto di altre, o spiegandole con riguardo alla situazione delle Chiese, conservando infine il carattere di predicazione, sempre però in modo tale da riferire su Gesù cose vere e sincere. Essi infatti, attingendo sia ai propri ricordi sia alla testimonianza di coloro i quali “fin dal principio furono testimoni oculari e ministri della parola”, scrissero con l’intenzione di farci conoscere la “verità” (cfr. Lc 1,2-4) degli insegnamenti che abbiamo ricevuto». Certamente non si deve essere di parte, perché la Scrittura non si interessa direttamente della biografia e della vicenda particolare della Madre di Gesù, ma del suo ruolo e significato all’interno del disegno salvifico. Partendo dalle immagini di Maria nei Sinottici, nel Vangelo di Giovanni ci sono 2 modi per descriverla: «Madre di Gesù» o «Donna». Nelle nozze a Cana, ella è la madre di Gesù che si preoccupa dei problemi degli uomini; è colei che dice «fate quello che vi dirà» (Gv 2,5) per aiutarli a entrare nella Nuova Allenza, anche se sa che non è giunta ancora l’ora pasquale della salvezza. Ma sa anche che Gesù è lo Sposo, colui che per porta il buon vino del vangelo e della Grazia. Il Gesù di Giovanni sa che ci sarà un’ora in cui tutti e due saranno coinvolti per salvezza di tutti gli uomini. Un altro documento sulla Chiesa del Concilio Vaticano II, la Lumen Gentium, dice che «..la Beata Vergine avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione col Figlio sino alla croce, dove, non senza un disegno divino, se ne stette (cfr. Gv 19,25), soffrendo È profondamente col suo Unigenito e associandosi con animo materno al suo sacrifico, amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da lei generata; e finalmente dallo stesso Gesù morente in croce fu data quale madre al discepolo con queste parole: Donna, ecco tuo figlio (cfr. Gv 19,26-27)» (Lg 58). Pertanto nel Vangelo di Giovanni, la presenza di Maria è ricordata come Madre di Gesù oppure come «Donna» per distinguerla dalle altre donne descritte nei Sinottici: e nel brano della croce, ella è la Madre di tutti i credenti, la Madre del nuovo tempio (dove il Signore cerca adoratori in spirito e verità). Ma è nell’Apocalisse di Giovanni che viene presentata come la Donna vestita di sole (Ap 12,1 e seguenti), cioè ornata di favori celesti: questo perché è la Madre della Chiesa, colei che sintetizza l’intero popolo di Dio, della prima Alleanza ratificata al Sinai e della seconda scaturita dal mistero pasquale di Cristo, popolo che è rappresentato in modo eccelso da Maria, vincolo di unione di entrambi i popoli con Gesù e con la sua opera. In ogni caso, ringrazio il lettore per l’osservazione e la domanda suscitata dal IV Vangelo, perché ha dato modo di vedere la Madre di Gesù, nell’importanza del suo ruolo per la salvezza: a lei chiediamo la protezione, la luce e la cura di noi tutti per continuare nel cammino cristiano, mentre aspettiamo il ritorno del Suo Figlio Gesù.