Tra oroscopi e fine del mondo
Vi ringrazio per quanto scrivete e per i temi che affrontate. Volevo però lanciarvi uno spunto, o meglio suggerire un tema che sembra leggero, ma non lo è. Perché non scrivete qualcosa sul fatto degli oroscopi, ovvero del dilagare di questa usanza che, oltre a non portare nulla di buono, è negativa per molta gente e anzi porta avanti delle credenze e falsità che si nascondono dietro un futile gioco? È giusto che ci dobbiamo sorbire ogni 15 minuti un oroscopo su tutte le tv nei telegiornali della mattina (Canale 5, La 7 e anche altri) dalle 6 alle 9? Sarebbe bello avere un vostro punto di vista. Grazie.
Grazie a te, caro Stefano. Mi permetto di darti del tu, anche se a volte qualcuno mi ha contestato questa «libertà». Lo faccio perché ogni lettore per me è un amico, ma con te, Stefano, siamo amici davvero, sia pure virtuali. Infatti, non ci conosciamo, ma siamo amici tramite la pagina facebook di «Toscana Oggi». Anzi, questo post mi dà la possibilità di segnalare la «pagina» ai lettori che ancora non ci avessero chiesto l’amicizia, così come segnalo ancora una volta il nostro nuovo sito, aggiornato quotidianamente e adesso arricchito anche di tanti video. Tutto rientra nel nostro impegno sul fronte multimediale inaugurato da tempo, ma sul quale ci siamo concentrati soprattutto negli ultimi mesi. Mi piace ricordarlo proprio in questo numero natalizio che ospita un editoriale sullo «sbarco» del Papa su Twitter (ovviamente ci siamo anche noi come «Toscana Oggi»).
Detto questo, vengo al tema suggerito, che è di grande attualità, proprio perché siamo alla fine dell’anno e tutti si sbizzarriranno nelle previsioni per il 2013. Ma non solo: siamo anche nei giorni della fine del mondo, fissata, secondo alcune credenze, al 21 dicembre. Scrivo quindi sulla fiducia che il mondo vada avanti e che solo il Padreterno conosca la data della fine. Questo giornale è stato infatti chiuso martedì 18 dicembre, ma io non rischio comunque niente, perché se il mondo è andato avanti faccio bella figura a non aver creduto alla sua fine, se invece il mondo è finito nessuno leggerà mai questo scritto.
A parte gli scherzi, come «Toscana Oggi», caro Stefano, ci siamo occupati più volte del problema degli oroscopi e la nostra posizione è chiarissima: siamo nettamente contrari, non crediamo ad una sola parola di quello che viene previsto, riteniamo che il propinarli con questa insistenza, soprattutto in tv, provochi un danno nelle persone e nel caso specifico nei telespettatori. Riteniamo che soprattutto i cristiani debbano essere credenti e non creduloni. Ma il discorso vale anche per i non credenti, per coloro che fanno del materialismo e del razionalismo la loro dottrina e poi perdono la ragione di fronte ai maghi e agli oroscopi.
Per tutti è bene sapere che il futuro, come ci ha ricordato Benedetto XVI nel corso di un Angelus, è nelle mani di Dio, non dei maghi o degli oroscopi: «La nostra speranza è riposta in Dio. E questa speranza non fa conto su improbabili pronostici e nemmeno sulle previsioni economiche, pur importanti, perché la nostra speranza è in Dio, non nel senso di una generica religiosità, o di un fatalismo ammantato di fede. Noi confidiamo nel Dio che in Gesù Cristo ha rivelato in modo compiuto e definitivo la sua volontà di stare con l’uomo, di condividere la sua storia, per guidarci tutti al suo Regno di amore e di vita. E questa grande speranza anima e talvolta corregge le nostre speranze umane». Per cui «l’anno nuovo sarà “buono” nella misura in cui ciascuno permetterà liberamente al divino di compiersi».
Buon Natale e buon anno.
Andrea Fagioli