Se i cattolici si dividono su tutto
Non occorre poi un grande acume per scoprire che, quasi sempre, le singole posizioni, sono quasi sovrapponibili a quelle delle formazioni politiche di riferimento. Infatti, su tematiche che riguardano la vita, la persona, la famiglia, la giustizia, la solidarietà e, soprattutto in questo momento, la pace, i cattolici, tutti i cattolici, non potrebbero che trovarsi dalla stessa parte, che, poi, è la parte del Papa, della dottrina sociale della Chiesa e, soprattutto, del Vangelo.
Poiché, non è quasi mai così, allora è da domandarsi dov’è l’imbroglio, perché, in ultima analisi, nella stragrande maggioranza dei casi, d’imbroglio si tratta. Il sospetto è che, di fronte all’alternativa, coerenza con i principi del cattolicesimo e tornaconto personale (carriera politica, visibilità, posizioni di rilievo nei vari campi ecc.), si faccia prevalere quest’ultimo, tanto, per come vanno le cose oggi, nessuno si prenderà la briga di chiedercene mai conto, visto che, come diceva Qualcuno, chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Non credo che si possa continuare con questo pessimo andazzo che, oltre a disorientare i credenti, offre strumenti efficacissimi di propaganda negativa a coloro che credenti non sono.
Quando, dopo la Resurrezione, Gesù appariva ai Discepoli, fra le infinite frasi, con cui avrebbe potuto salutarli, ha scelto questa: «Pace a voi», volendo indicare, in modo inequivocabile, quale fosse il bene più prezioso per l’umanità.