Perché sul fumo la Chiesa tace?
In effetti la Chiesa finora non è stata molto sensibile a questo problema, limitandosi a condannarne gli abusi. Nel «Catechismo», dopo aver ricordato al n. 2288 che «La vita e la salute fisica sono beni preziosi donati da Dio» afferma solo che «La virtù della temperanza dispone ad evitare ogni sorta di eccessi, l’abuso dei cibi, dell’alcool, del tabacco e dei medicinali» (CCC 2290). Anche il card. Dionigi Tettamanzi, in un’intervista al «Corriere della Sera» del 21 settembre 2002, dopo aver ricordato le evidenze mediche dei danni alla salute causati dal fumo e aver sottolineato la contraddizione di uno Stato che da una parte combatte e dall’altra promuove l’uso del tabacco, si pone sulla stessa linea: «Dal punto di vista oggettivo l’uso abituale e con dosi rilevanti di fumo, in quanto costituisce una reale gravità per i danni alla salute propria e altrui, è considerato gravemente immorale».