Per non dimenticare Fioretta Mazzei
Carissimo direttore, domenica 11 novembre è stato il quattordicesimo anniversario della morte di Fioretta Mazzei. Ho avuto, però, l’impressione che non sia stata ricordata come invece avrebbe meritato, soprattutto dai mass media. Sono convinto che le persone a lei più vicine, e non poche, lo hanno sicuramente fatto. Vorrei, però, che Firenze e la Toscana non si dimenticassero di una donna davvero così grande come Fioretta Mazzei.
Non certo perché abbia bisogno del nostro ricordo ma, al contrario, credo proprio che sia Firenze ed anche la nostra Italia ad avere bisogno di lei e di conservare la sua memoria. In verità oggi come non mai! Si merita un grande grazie per la seria attività politica profusa senza desiderio di carriera e senza alcun altro interesse, se non quello di servire con impegno la nostra città e di spendersi senza sosta al servizio di tutti, in particolare dei più poveri. Dobbiamo trarre dai suoi insegnamenti una luce che illumini questa società che sembra navigare sempre più nell’oscurità. Il suo impegno è stato sempre grande e concreto, non soltanto quando era al fianco dell’indimenticabile Sindaco Giorgio La Pira in Palazzo Vecchio, ma anche nel quartiere di San Frediano, dove la porta della sua casa era sempre aperta ed in particolare alle donne in difficoltà. Il suo impegno per la vita è stato un elemento caratteristico e primario del suo fare politica in coerenza con la sua grande fede cristiana.
Fioretta era davvero una donna di Dio. Non c’è altro da aggiungere. Ricordo molto bene di averla incontrata tante e tante volte e di avere avuto con lei un rapporto di vera amicizia. Ogni colloquio era per me sempre un grande arricchimento. Non potrò mai dimenticare l’ultimo incontro che abbiamo avuto all’angolo di Via dei Serragli dinanzi alla sua casa. Aveva ormai un volto provato dalla sofferenza, ma il sorriso era rimasto quello di sempre, capace cioè di seminare fede e speranza. Ebbe parole di elogio verso «Agata Smeralda». In particolare mi ringraziò per l’impegno concreto mostrato dalla nostra Associazione verso i problemi della gente nel mondo, fondamento per la pace tra i popoli, ed in particolare per l’attenzione alle sofferenze delle donne e delle ragazze madri; tematiche a lei da sempre molto care. Non è un caso se ormai da tredici anni, in occasione della «festa di compleanno» di Agata Smeralda, il Premio «Prima di tutto la Vita» viene conferito alla memoria di Fioretta Mazzei per ricordare e segnalare l’opera di persone e gruppi che si sono distinti nell’impegno in nome della vita e della dignità umana. Voglio proprio sperare che Fioretta continui ad accompagnare il nostro cammino dal cielo e ad aiutarci, in questo momento ricolmo di difficoltà, a servire sempre meglio i più bisognosi, sia nella sua cara città di Firenze, come pure in tante crude realtà del mondo.
Andrea Fagioli