Omonimia e campanilismo

Caro Direttore,con molto rammarico devo constatare che anche la vostra redazione è stata contagiata dal più triste, patetico ed esasperato campanilismo fiorentino. Fino a poco tempo fa TOSCANAoggi era un fulgido esempio di equilibrio toscano: non come la redazione del Tg3 Toscana, che in molti ormai chiamano Tg3 Firenze per come trattano le altre realtà toscane.

Ma nel numero 24 del 27 gennaio 2002, in «Inventario» (pagine 20-21), ho trovato un articolo che poteva essere davvero simpatico e curioso: La Toscana degli omonimi «illustri». L’autrice dell’articolo pare che si sia ben guardata dal consultare l’elenco di Prato, anzi, pare che abbia consultato soprattutto quello di Firenze. Come faccio ad esserne così sicuro? Vi porto due esempi-prove: in riferimento agli omonimi di Leonardo Bruni e di Niccolò Niccoli la giornalista afferma che ne esiste solo uno per ognuno ed entrambi presenti sull’elenco di Firenze.

Ma se la vostra giornalista avesse avuto il coraggio di consultare anche l’elenco di Prato avrebbe scoperto che anche a Prato vi sono un Leonardo Bruni e un Niccolò Niccoli. Dopo aver trovato queste due prove, non ho proseguito nella ricerca, perché non vi erano più dubbi sulla parzialità dell’articolo e sulla non rispondenza al vero di quanto esposto nell’articolo stesso.

Spero sinceramente di non dover più leggere su TOSCANAoggi esempi di scritti «fiorentinocentrici». Spero soprattutto che TOSCANAoggi possa quanto prima eliminare il contagio di campanilismo e ritrovare così il giusto equilibrio che sino a poco tempo fa lo caratterizzava.

Lorenzo FiaschiPrato Se avesse avuto la pazienza di leggere tutti i servizi di quella pagina avrebbe trovato la risposta da solo: come avremmo potuto segnalare – tanto per farle un esempio –i «tredici Giuseppe Mazzini, che stanno a Fiesole, a Marradi, Firenze, Arezzo, Castelfranco di Sopra, Borgo Sansepolcro, Siena, Massa, Villafranca Lunigiana, Agliana, San Marcello Pistoiese, Grosseto e Orbetello» consultando solo l’elenco telefonico di Firenze? Per la nostra ricerca, che comunque non aveva pretese di completezza, ci siamo serviti delle «pagine bianche» presenti su Internet, che possono avere tanti difetti, ma non certo quello della «fiorentinità».Quanto ai due esempi citati su uno ha effettivamente ragione: a Prato figura anche un Leonardo Bruni (e quindi si è trattato di un nostro errore), mentre il caso di Niccolò Niccoli è diverso, perché abbiamo scartato in partenza i «quasi» omonimi, come è il pratese Niccolo (senza l’accento sulla «o») Niccoli.