L’Arcivescovo e l’intervista
A prescindere dall’interesse specifico, ciascuno ne avrebbe tratto giovamento, considerata l’ampiezza enciclopedica degli argomenti trattati. Nell’ordine: la scuola, la bagarre politica, la famiglia (al singolare?), le pensioni, il bipartitismo, lo Stato sociale, Bush, l’Iraq, le pasticche, l’estetica, il lifting, le chiome, il ritocchino di Berlusconi. Con l’angoscioso dilemma, anzi trilemma finale: «vittima o prodotto? O produttore?».
Si potrebbe far notare che uno dei pochi argomenti nemmeno accennati è Gesù Cristo, ma il pignolo di turno potrebbe essere facilmente rimbeccato con le parole dell’omesso: «non chi dice Signore, Signore ».