Il Papa tra false notizie, presunti complotti e tradimenti

Gentile direttore, intorno ai Papi sono sempre circolate notizie false e la cosa migliore sarebbe quella di non considerarle eccessivamente, altrimenti si finisce per ingigantirle e fare il gioco di chi le mette in circolazione.

Purtroppo sugli ultimi episodi avvenuti in Vaticano e sulla presunta malattia del Papa, anche alcuni ambienti cattolici si sono lasciati influenzare da ipotesi fantasiose di giornalisti bramosi di fare qualche scoop sul Vaticano e il Papa, tirando in ballo ipotetici «complotti» di gruppi di Cardinali conservatori per condizionare i lavori del Sinodo o le aperture di Papa Francesco. Di questo passo si potrebbe ipotizzare che i furti di documenti avvenuti nell’ufficio personale di Benedetto XVI fossero stati organizzati da un complotto di Cardinali progressisti allergici al rigore di Papa Ratzinger. Se cosi fosse direi che le fantasie di Dan Brown hanno fatto breccia anche tra i cattolici.

Da sempre nella Chiesa ci sono divergenze di vedute sui temi dottrinali, qualcuno ha ricordato le divergenze tra San Tommaso e San Bonaventura, ma ambedue sono stati proclamati santi. Certamente anche un Cardinale può umanamente sbagliare, ma mi resta difficile immaginare che per portare avanti le proprie idee arrivi ad orchestrare storie inverosimili. Sarebbero, oltretutto, poco intelligenti. Queste mie riflessioni sono le stesse che ho udito anche da amici di parrocchia.

Alfio Bettin

Sulla vicenda del falso scoop circa la malattia del Papa siamo già intervenuti con un editoriale nel numero scorso. Abbiamo sottolineato come ad essere malata sia l’informazione, più precisamente un certo modo di fare informazione, che ovviamente non ci appartiene. Mi spiace pertanto se alcuni ambienti cattolici, come dice lei caro Bettin, si sono lasciati influenzare da ipotesi fantasiose.

Tra l’altro abbiamo la fortuna, almeno chi potrà essere presente, di poter verificare direttamente la stato di salute di Papa Francesco vedendolo martedì prossimo per la prima volta in Toscana, la mattina dalle 8 alle 9 a Prato e poi a Firenze, in particolare durante la Messa del pomeriggio allo stadio alla quale parteciperanno 50 mila fedeli. Tanti altri lo vedranno transitare per le strade delle due città. Insomma, una bella occasione per testimoniare la nostra vicinanza al Papa alla faccia di tutti i complottisti e di chi trafuga documenti riservati come si presume abbiano fatto monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui, che in passato erano stati rispettivamente segretario e membro della Cosea (Commissione referente di studio e indirizzo sull’Organizzazione delle strutture economico-amministrative della Santa Sede, istituita dal Papa nel luglio 2013 e successivamente sciolta dopo il compimento del suo mandato).

La Sala stampa vaticana ha spiegato che «la divulgazione di notizie e documenti riservati è un reato» previsto dalla legge dello Stato della Città del Vaticano. Si parla anche di due «libri annunciati per i prossimi giorni», ovverosia, anche se non vengono citati esplicitamente, Via Crucis di Gianluigi Nuzzi e Avarizia di Emiliano Fittipaldi. Si ribadisce poi che questi fatti, «come già in passato, sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata». «Pubblicazioni di questo genere – si legge nel comunicato della Santa Sede – non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa».

Andrea Fagioli