Il Dio dei cristiani è o non è lo stesso Dio dei musulmani?
Caro direttore, ho fatto trascorrere molto tempo prima di replicare alla sua risposta perché dovevo riprendermi dallo choc. Lei scrive: «…nel caso specifico dei cristiani e dei musulmani il fatto di credere nello stesso Dio…». Strano! Tutti sanno che la formula cristiana «Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo» è professione di fede in un Dio trinitario. Ora, se lei riesce a dimostrare che questo Dio è lo stesso in cui credono i musulmani, si apriranno dinanzi alla nostre anime semplicette inediti e mirabolanti orizzonti teologici.
Marco Fioravanti
Se potessi dimostrare qualcosa a proposito di Dio, forse non sarei qui. Con molto probabilità sarei alle dirette dipendenze del Padreterno. Per cui, caro Fioravanti, oltre a non essere in grado di dimostrare niente per aprire «inediti e mirabolanti orizzonti teologici», non intendo nemmeno sostituirmi ai teologi. Dico solo che quell’affermazione si riferiva senz’altro alla comune discendenza da Abramo delle tre religioni monoteistiche: cristianesimo, ebraismo e islamismo. E il Dio di Abramo non può che essere uno. Dopo di che è sicuro che, come ha scritto uno dei teologi a cui non ho nessuna intenzione di sostituirmi, «il monoteismo cristiano si differenzia da quello ebraico e da quello islamico, perché la nostra fede professa il Dio unitrino, che è amore e il cui Figlio è stato crocifisso ed è risorto per la nostra salvezza, ma affermare che il Dio di Gesù Cristo è tutt’altro dal Dio coranico significherebbe ritenere che Egli è tutt’altro dal Dio di Abramo».
Insomma, nonostante le differenze fra l’Abramo biblico e quello coranico, «il Dio di Gesù Cristo e dei cristiani include, non esclude né distrugge quello che credenti in altre religioni invocano». La mia affermazione sarà stata senz’altro azzardata, ma pensando ad esempio a quello che di recente è successo in Sri Lanka (si veda la pagina accanto), non mi sembra fuori luogo pensare a un solo Dio, sinonimo di Pace, che non ammette nessuna violenza, in nome del quale ricercare sempre ciò che ci unisce rispetto a ciò che ci divide.
Andrea Fagioli