Fiorentina, meglio rinati che… moribondi perpetui!

Caro Carlo,mi chiamo Giacomo e come te sono un tifoso, anzi un tifosissimo viola, felicissimo per la vittoria nel campionato di C2 e la conseguente promozione in C1. Mi contento di poco? Non direi. Certo non è lo scudetto né tantomeno la Champions Leaugue, ma in un certo senso è un successo di cui possiamo, anzi dobbiamo andare ancora più orgogliosi. Perché è il trionfo di una squadra risorta grazie all’impegno del Comune, a Della Valle ma soprattutto grazie alla volontà e all’affetto di una città che l’ha sempre amata e che ha avuto l’umiltà di ricominciare dal basso, con l’entusiasmo di sempre. Resta un rammarico, che credo tu condivida. La vicenda viola, al di là della gestione di Cecchi Gori, è l’esito di un calcio malato di cui solo la Fiorentina alla fine ha fatto le spese, mentre per altre società – vedi Lazio – ci si è fatti in quattro per evitarne il fallimento. Due pesi e due misure, come sempre. Basta che tra le vittime non ci sia qualche grande club, magari con la tifoseria non altrettanto capace di reazioni composte, civili e anche gioiose come la nostra (penso già a qualche pittoresco slogan per i derby dell’anno prossimo con il Prato o la Pistoiese…). Tu cosa ne dici?GiacomoFirenze Caro Giacomo, condivido appieno la tua felicità. Nei giorni del trionfo, mi ha fatto anzi enormemente piacere essere contattato da giornali e tv per commentare il successo viola. Perché secondo me la vera fede calcistica viene fuori nei momenti difficili, in circostanze nelle quali gli pseudo-tifosi si vergognerebbero o quasi. Invece noi viola siamo stati capaci di esaltarci perché la squadra, finalmente di nuovo «nostra» anche se per ora ufficialmente priva del suo nome storico, è stata subito capace di un’impresa che non era per niente scontata. E mai come in quest’anno, credo, abbiamo provato amore per quella maglia di cui speriamo in C1 di rivedere il colore autentico. Quanto alla seconda parte della tua lettera, se permetti, anche la Fiorentina era (anzi, «è»!) un grande club, come dimostrano i due scudetti e le tante coppe. Ma il calcio è ormai malato, tutto è esasperato e riconducibile quasi sempre a puri interessi economici. E in questa schizofrenia la Fiorentina ne ha fatte davvero le spese…. Comunque, per citare il grande padre Dante, «non ti curar di lor ma guarda e passa»… E, soprattutto, meglio rinati che… moribondi perpetui!Carlo ContiPer «dialogare» con Carlo Conti basta scrivere agli indirizzi della redazione, con carta e penna alla vecchia maniera oppure per posta elettronica. Le lettere possono pertanto essere inviate per posta (Toscanaoggi, via dei Pucci 2, 50122 Firenze) oppure per fax (055-2776624) o per e-mail (redazione@toscanaoggi.it). L’importante è specificare il titolo della rubrica: «Il fratello maggiore».Per ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 055-2776638.Puoi anche usare il nostro form, cliccando qui