Che fine ha fatto il decreto per restaurare i monumenti?

Salve direttore, lo scorso 8 maggio con grande enfasi e dagli schermi nazionali di Rai 3 il premier Matteo Renzi ha annunciato lo stanziamento di 150 milioni di euro per restaurare monumenti in tutta Italia. I cittadini potevano contribuire all’identificazione delle opere inviando una email a bellezza@governo.it entro il 31 maggio. Renzi si è impegnato a firmare il decreto con i monumenti scelti e premiati con questi fondi il 1° agosto. Poi, però in corso d’opera, siamo slittati, dal 1° al 10 agosto. Oggi siamo a ben oltre un mese dalla scadenza, ma Renzi non ha reso noto nessun elenco e quindi dubito che abbia firmato. Non si trova notizia su nessun sito del governo. Ad agosto ho anche chiamato Palazzo Chigi ma nessuno sa dirmi niente. Possibile che Renzi si sia dimenticato dell’impegno preso, a cui hanno contributo 139.759 italiani che hanno segnalato ben 8mila monumenti? Anch’io, come tanti miei amici pisani, ho mandato l’email segnalando la mia parrocchia di San Francesco a Pisa, chiusa improvvisamente ad aprile scorso causa rischio crollo tetto, per il quale sono necessari 4 milioni di euro. Le chiedo il suo impegno per far sentire la voce di questi 139.759 italiani che oggi si sentono presi in giro dall’ennesima uscita pubblicitarie e mediatica di Renzi che alla fine non sembra produrre niente. Mi meraviglio che nessun quotidiano si sia ricordato della scadenza. Grazie per quanto farà.

Nicola NutiPisa

Grazie a lei, caro Nuti. Io non posso fare molto se non rilanciare, come ho fatto anche in altre circostanze, la sua domanda nella speranza che chi di dovere risponda. Ho verificato anch’io che nel sito della presidenza del Consiglio dei ministri si dice che l’iniziativa bellezza@governo.it è stata annunciata dal presidente del Consiglio durante un’intervista dell’8 maggio 2016 e che il Governo ha messo a disposizione 150 milioni di euro per i luoghi culturali da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Le email arrivate fino alla mezzanotte del 31 maggio sono state 139.759. Molti cittadini hanno segnalato lo stesso luogo. Il 22 giugno, terminato il lavoro di lettura delle email ricevute, i luoghi raccolti risultano circa 8.000: «Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse». Infine si dice che «il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016». Eccoci così al dunque: quel decreto, a oggi, non risulta firmato. Il perché non lo sappiamo. Così come non sappiamo quali siano le opere selezionate e quanto sia stato destinato a ciascuna. Non voglio pensare che questa, come scrive lei caro Nuti, sia l’«ennesima uscita pubblicitaria e mediatica di Renzi». Mi voglio augurare che i motivi nel ritardo della firma siano altri. Per questo aspettiamo fiduciosi una risposta.

Andrea Fagioli