Certi politici vengono criticati mentre altri vengono osannati
Egregio direttore, le dico subito, per chiarire, che il mio voto alle ultime elezioni è andato al Popolo della famiglia. Rimango scandalizzato da chi, tra cui alcuni preti, ha il desiderio di fare violenza o di mandare in galera il ministro Salvini. Il nostro giornale spesso fa sparate contro il ministro. Ora faccio una riflessione come cattolico al mio giornale cattolico. L’ex primo ministro Renzi (cattolico) e il Pd hanno, da sempre, sposato tutte ideologie, nefaste, del partito radicale, eppure non sento, dagli stessi, alcuna critica a Renzi e al Pd. Questi sono contro la dottrina bimillenaria della Chiesa. In altri tempi, sarebbero stati scomunicati, per loro causa. Oggi invece osannati e rispettati dalla stampa e dagli organi istituzionali della Chiesa. Il più grande dono che Dio ha dato agli uomini è la libertà. Se qualcuno va contro la Chiesa e la sua dottrina è libero di farlo, come fanno alcuni preti, ma non sono più parte di essa. Ogni scelta ha le sue conseguenze.
Roberto Lombardo
P.S. Caro direttore, quel breve trafiletto, a pagina 5 del giornale del 10 febbraio, sull’aborto, fino al nono mese e di come viene attuato nello Stato di New York, non dà ragione alla gravità del fatto. Non abbia paura, alla prossima uscita del giornale, lo metta in prima pagina, darebbe un contributo alla Verità e alla Vita.
Grazie, caro Roberto, per il considerare «suo» questo giornale. È uno degli apprezzamenti migliori che si possono ricevere e testimonia un significativo senso di appartenenza. Però le devo anche dire di non essere d’accordo con lei quando afferma che questo giornale «fa sparate» contro Salvini.
Non sono d’accordo per il semplice fatto che le «sparate» non sono nel nostro stile. Se poi intende che ci prendiamo la sacrosanta libertà di criticare l’operato (non la persona) del Ministro dell’interno, allora sì, è vero: lo facciamo. Nella convinzione che certe posizioni del leader della Lega non sono condivisibili, a partire da quelle sui migranti. Le sarà sicuramente capitato di leggere, caro Roberto, il bel messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace (ne abbiamo parlato tra l’altro anche nel numero della scorsa settimana con un intervento di Ugo De Siervo). Un messaggio dedicato alla «buona politica» di cui, comunque la si pensi, c’è davvero un grande bisogno. In quel messaggio, a un certo punto, si dice che stiamo vivendo «in un clima di sfiducia che si radica nella paura dell’altro o dell’estraneo, nell’ansia di perdere i propri vantaggi, e si manifesta purtroppo anche a livello politico, attraverso atteggiamenti di chiusura o nazionalismi che mettono in discussione quella fraternità di cui il nostro mondo globalizzato ha tanto bisogno». Salvini, a mio giudizio, contribuisce a creare questo criticabile clima di sfiducia e di chiusura.
Per il resto, lascerei perdere il dare o meno le patenti di cattolico, le scomuniche e lo stabilire chi è fuori o dentro la Chiesa. Dico solo che le critiche all’azione dei politici, almeno per quanto riguarda questo giornale, non avvengono in base al colore bensì ai fatti e quindi non sono mancate nemmeno in occasione di altri governi. Infine, a proposito del post scriptum, «quel breve trafiletto» a cui fa riferimento era una notizia tratta da un comunicato del Popolo della famiglia e pubblicata con una certa evidenza. Non le sarà comunque sfuggito che proprio in prima pagina, nel numero precedente a quello, c’era un editoriale a firma di Marina Casini Bandini, presidente nazionale del Movimento per la vita, in cui non mancavano certo i riferimenti all’aborto.