Cattolici e Banche armate
Il secondo motivo di dissenso è sulle motivazione addotte. Il lettore viene invitato a servirsi di questa Convenzione perché così, cito letteralmente: «si risparmia tempo», le condizioni di profitto sono più «vantaggiose», ci si serve di banche «sensibili (sic!) al mondo della Chiesa e alle sue necessità specifiche» (ma le necessità specifiche della Chiesa sono queste?).
Perché, come Settimanale di informazione, non ragguagliate i lettori su quelle possibilità di investimento e di risparmio eticamente conciliabili con il Vangelo, con la ricerca del Bene comune, con la promozione alla pace?