Accanimento contro i programmi Mediaset

Acquisto tutte le settimane «Toscana Oggi» e noto che, pressoché immancabilmente, vien fatta una recensione negativa su programmi Mediaset. È mai possibile che non vi sia, su dette reti, un programma che abbia per voi un riscontro positivo? Solo la Rai ha programmi di vostro gradimento? Oppure vi sono anche qui un accanimento e quasi un «ideologismo» preconcetti? Qualche dubbio, a questo punto, è lecito avanzarlo.

Gian Gabriele BenedettiFornaci di Barga (Lucca)

Carissimo Benedetti, innanzitutto la ringrazio per la fedeltà nell’acquistare «Toscana Oggi». Poi le dico che mi dispiace dare con le nostre recensioni adito a dubbi. Da parte nostra non c’è nessun «ideologismo» o «accanimento» di sorta. Il problema vero è la qualità complessiva della nostra televisione, uniformata al ribasso. Si salva ben poco. Forse proprio qualche fiction della Rai. Penso di recente a «Sotto copertura», su Raiuno: storia della cattura di Antonio Iovine, capo del clan dei Casalesi di Casal di Principe, ben romanzata dalla Lux Vide della famiglia Bernabei. Mediaset negli ultimi tempi cosa ha offerto? L’ennesimo «Grande fratello» su Canale 5, un «Colorado» un po’ meno peggio di prima ma niente di più su Italia 1. Sul fronte delle fiction non penso si possa esaltare «I misteri di Laura» su Canale 5. Sul fronte giornalistico e pseudo tale chi salviamo? «La strada dei miracoli»? «OpenSpace»? «Le Iene»? «Striscia la notizia»?

Possiamo salvare «Terra», l’approfondimento di Toni Capuozzo in onda su Retequattro. Però bisogna uscire dalla programmazione di prima serata, ovvero da quella che noi tendiamo a privilegiare nelle recensioni perché si tratta di quella più vista. Se poi si va a cercare nelle cosiddette nicchie è chiaro che qualcosa di buono si trova su diversi canali, anche su quelli Mediaset. Penso ad esempio a «Le frontiere dello spirito», programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal cardinale Gianfranco Ravasi e da Maria Cecilia Sangiorgi, ideatrice e curatrice della parte giornalistica. Ma dobbiamo andare alla domenica mattina. Non so a quali altri programmi pensava lei, caro Benedetti. A me non vengono in mente altri, a conferma di quello che dicevo all’inizio a proposito di un livellamento verso il basso dal quale emergono solo poche eccezioni.

Andrea Fagioli