Un’oasi per le Chiese cattoliche d’Oriente
DI ANDREA DRIGANI
Giovedì 6 dicembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto i docenti, gli studenti e tutta la comunità del Pontificio Istituto Orientale, nel 90° anniversario della fondazione avvenuta il 15 ottobre 1917 per iniziativa di Papa Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa). A beneficiarne – ha ricordato Papa Ratzinger – furono le Chiese orientali cattoliche che cominciarono ad avere un regime più consono alle loro tradizioni, sotto lo sguardo dei Romani Pontefici che non hanno mai cessato di manifestare la loro premura con gesti di fattivo sostegno, come ad esempio l’invito a tanti studenti orientali a venire a Roma per crescere nella conoscenza della Chiesa universale. Periodi difficili – ha proseguito il Pontefice – hanno talvolta messo a dura prova queste Comunità ecclesiali che, pur fisicamente lontane da Roma, sono sempre restate vicine attraverso la loro fedeltà alla Sede di Pietro. Il loro progresso e la loro fermezza nelle difficoltà sarebbero stati tuttavia impensabili senza il sostegno costante che hanno potuto ricavare da quell’oasi di pace e di studio che è il Pontifico Istituto Orientale. Una menzione speciale – ho notato Benedetto XVI – merita quel gioiello che è la Biblioteca del medesimo Istituto fondata da Papa Pio XI, giustamente rinomata il tutto il mondo. Sono convinto – ha aggiunto – che l’aiuto dato allo studio riveste anche un’efficace valenza ecumenica, giacchè attingere al patrimonio della Chiesa antica arricchisce tutti.
Il Pontificio Istituto Orientale – ha detto ancora il Papa – costituisce un insigne esempio di ciò che la sapienza cristiana ha da offrire a quanti desiderano sia acquisire una più precisa cognizione delle Chiese orientali che approfondire quell’orientamento nella vita secondo lo Spirito, che rappresenta un tema su cui l’Oriente cristiano vanta una ricchissima tradizione. Questi – ha affermato Benedetto XVI – sono tesori preziosi non solo per gli studiosi, ma anche per tutti i membri della Chiesa.
Oggigiorno – ha continuato il Pontefice – grazie alle svariate edizioni disponibili dei Padri orientali, non sono più tesori «sotto chiave». Decifrarli e interpretarli in maniera autorevole, elaborare sintesi dogmatiche sul Dio Trinitario, su Gesù Cristo e sulla Chiesa, sulla Grazia e sui Sacramenti, riflettere sulla vita eterna di cui possiamo già pregustare un’anticipazione nelle celebrazioni liturgiche, tutto questo – ha concluso – è compito di chi studia nel Pontificio Istituto Orientale.