Tutti siamo peccatori, tutti siamo perdonati

Mercoledì 6 aprile Papa Francesco, all’udienza generale, ha osservato che tutti e quattro i Vangeli attestano che Gesù, prima di intraprendere il suo ministero volle ricevere il Battesimo da Giovanni Battista (Mt 3,13-17; Mc 1,9-11; Lc 3,21-22; Gv 1, 29-34). Questo avvenimento imprime un orientamento decisivo a tutta la missione di Cristo.

Dopo trent’anni di vita nascosta a Nazaret, Gesù si è recato al fiume Giordano, insieme a tanta gente del suo popolo, e si è messo in fila con i peccatori. Non ha avuto vergogna: era lì con tutti, per farsi battezzare. Dunque, fin dall’inizio del suo ministero, Egli si è manifestato come Messia che si fa carico della condizione umana, mosso dalla solidarietà e dalla compassione. Tutto quanto Gesù ha compiuto dopo il battesimo è stato la realizzazione del programma iniziale: portare a tutti l’amore di Dio che salva. Lui si è fatto prossimo agli ultimi, comunicando loro la misericordia di Dio che è perdono, gioia e vita nuova. Gesù, il Figlio inviato dal Padre è realmente l’inizio del tempo della misericordia per tutta l’umanità! Il Padre conferma la via che il Figlio ha intrapreso come Messia, mentre scende su di Lui come una colomba lo Spirito Santo. Possiamo contemplare con più chiarezza questa realtà volgendo lo sguardo a Gesù crocifisso. È sulla croce che Gesù presenta alla misericordia del Padre il peccato del mondo: il peccato di tutti. E con il peccato del mondo tutti i peccati vengono cancellati. Nulla e nessuno rimane escluso dalla preghiera sacrificale di Gesù. Ciò significa che non dobbiamo temere di riconoscerci e confessarci peccatori. Tutti siamo peccatori, ma tutti siamo perdonati: tutti abbiamo la possibilità di ricevere questo perdono che è la misericordia di Dio. Il Sacramento della Riconciliazione rende attuale per ognuno la forza del perdono che scaturisce dalla Croce e riporta nella nostra vita la grazia della misericordia che Gesù ci ha acquistato! Non dobbiamo temere le nostre miserie: ognuno di noi ha le proprie. La potenza d’amore del Crocifisso non conosce ostacoli e non si esaurisce mai.

In questo Anno Giubilare chiediamo a Dio la grazia di fare esperienza della potenza del Vangelo: Vangelo della misericordia, che fa entrare nel cuore di Dio, che ci rende capaci di perdonare e guardare il mondo con più bontà. Se accogliamo il Vangelo del Crocifisso Risorto, tutta la nostra esistenza è plasmata dalla forza del suo amore che rinnova.