Tommaso, l’incredulo credente
Certo Tommaso è qualificato incredulo, ma non a livello di coloro verso i quali Gesù si era espresso severamente («non si confidava con loro»: Gv 2,24; cfr 4,48). Le parole di Gesù scuotono Tommaso, lo spingono a fare un salto qualitativo nella fede. Non solo non mette la mano nel costato, come invece lo presenta l’impressionante tela del Guercino conservata alla National Gallery di Londra, ma riconosce Gesù «Signore» al pari degli altri e anche «Dio», arricchendo la formula della fede.
Il lettore conosce ora la strada per diventare beato, per raggiungere cioè la massima realizzazione. «Beati quelli che pur non avendo visto, crederanno» (Gv 20,29) Egli è invitato a credere sulla parola di Gesù, senza esigere la prova, il segno. Questo infatti può aiutare l’accettazione della Parola, ma è la Parola a far emergere la fede dal cuore della persona.