Salvaguardare i diritti dei popoli indigeni

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 20 settembre è stata pubblicata la lettera di Papa Benedetto XVI a monsignor Ruben Salazar Gomez, arcivescovo di Bogotà e presidente della Conferenza Episcopale di Colombia, in occasione del centenario dell’Enciclica «Lacrimabili statu indorum» nella quale San Pio X metteva in evidenza la necessità di dedicarsi con maggior cura all’evangelizzazione dei popoli indigeni e alla promozione costante della loro dignità e del loro progresso.

Desidero esortare tutti – scrive Benedetto XVI – a considerare questa ricorrenza come un momento propizio per dare un nuovo impulso alla proclamazione del Vangelo tra questi nostri amati fratelli, accrescendo lo spirito di mutua comprensione, di servizio solidale e di rispetto reciproco. Aprendosi a Cristo non subiscono alcun danno alle loro virtù e qualità naturali; anzi l’opera redentrice li rinvigorisce, li purifica e li rafforza. Nel suo Divino Cuore – continua il Pontefice – potranno trovare una fonte viva di speranza, energia per affrontare con tenacia le sfide che hanno di fronte, consolazione nelle loro difficoltà, e ispirazione per scoprire i cammini di superamento e di elevazione che sono chiamati a percorrere. Annunciando loro il messaggio salvifico, la Chiesa segue il mandato del suo Fondatore, e si affida a Lui per assecondare i genuini aneliti di questi popoli, spesso frenati dalla frequente mancanza di rispetto verso le loro usanze, come pure da scenari di migrazione forzata, dalla violenza iniqua o dai seri ostacoli nella difesa delle loro riserve naturali.

Con profondo amore verso tutti – aggiunge il Papa – e in sintonia con la dottrina sociale della Chiesa, invito ad ascoltare senza pregiudizi la voce di questi nostri fratelli, a favorire una vera conoscenza della loro storia e del loro modo di essere, come pure potenziare la loro partecipazione a tutti gli ambiti della società e della comunità cristiana. L’attuale congiuntura è provvidenziale affinché con rettitudine d’intenzioni e configurati a Gesù Cristo, la via, la verità e la vita per tutto il genere umano, cresca tra i pastori e i fedeli il desiderio di salvaguardare l’identità ed i diritti dei popoli indigeni i quali, a loro volta, siano più disposti ad adempiere ai loro doveri, in armonia con le loro antiche tradizioni. Supplico l’Onnipotente – ha concluso Benedetto XVI – che nessuno, per nessun motivo, strumentalizzi e manipoli questi popoli e che questi ultimi non si lascino trascinare da ideologie che li attanagliano pericolosamente.