Ridare speranza ai popoli

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 13 dicembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza, per la presentazione delle lettere credenziali, sette nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede, in rappresentanza di Thailandia, Seychelles, Namibia, Gambia, Suriname, Singapore e Kuwait. Per mezzo di voi – ha esordito il Pontefice – tengo ad assicurare tutte le comunità cattoliche, presenti sul territorio dei vostri Stati, dei miei pensieri e delle mie preghiere, incoraggiandole a proseguire nella loro missione e nella testimonianza che rendono mediante l’impegno al servizio di tutti. Il vostro ruolo di diplomatici – ha osservato Benedetto XVI – è particolarmente importante per mostrare che, in tutte le circostanze della vita internazionale, il dialogo deve primeggiare sulla violenza ed il desiderio di pace e di fraternità deve prevalere sui contrasti e sull’individualismo, che conducono solo a tensioni ed a rancori che non contribuiscono a costruire società riconciliate.

Per mezzo di voi – ha continuato il Papa – desidero lanciare un nuovo appello affinché tutte le persone che svolgono una funzione pubblica e partecipano al governo delle nazioni, facciano tutto quanto è in loro potere per ridare speranza ai popoli che hanno il compito di guidare, tenendo conto delle loro aspirazioni più profonde, per far si che possano beneficiare del prodotto delle ricchezze naturali ed economiche, secondo principi di equità e giustizia. In questa prospettiva – ha aggiunto il Pontefice – un’attenzione del tutto speciale deve essere rivolta alle giovani generazioni, mostrando loro che sono la prima risorsa di un paese : l’ educazione è una necessità primordiale. In effetti non basta una formazione tecnica e scientifica, occorre privilegiare – ha detto ancora Benedetto XVI – un’educazione ai valori umani e morali che permetterà ad ogni giovane di conquistare fiducia in se stesso, di sperare nel futuro, di preoccuparsi dei propri fratelli in umanità e di voler prender parte alla crescita della nazione, con un senso sempre più acuto dell’altro.

Sappiate che la Chiesa cattolica – ha affermato il Papa – s’impegna senza posa, grazie alle sue numerose istituzioni educative, insieme a tutti gli uomini di buona volontà, sul fronte della formazione integrale dei giovani. Incoraggio – ha concluso il Pontefice – tutte le persone che partecipano a questa bella missione di educare i giovani a proseguire instancabilmente il proprio compito, con la certezza che formare correttamente i giovani prepara promettenti domani.