Promuovere il dialogo tra le religioni in Terra Santa

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 10 novembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto i membri dell’Israeli Religious Council, ove sono rappresentate le comunità religiose esistenti in Terra Santa. In questi tempi inquieti – ha esordito il Pontefice – il dialogo tra differenti religioni sta diventando sempre più importante per instaurare un clima di mutuo rispetto e di comprensione che può condurre all’amicizia e alla salda fiducia reciproca. Come ho osservato nel recente incontro ad Assisi – ha aggiunto Benedetto XVI – oggi ci troviamo di fronte a due tipi di violenza: da una parte, l’uso della violenza in nome della religione e, dall’altra, la violenza conseguente alla negazione di Dio, che spesso caratterizza la vita della società moderna. In questa situazione, come responsabili religiosi, siamo chiamati a riaffermare che la relazione dell’uomo con Dio, vissuta rettamente, è una forza di pace.

Quindi – ha continuato il Papa – desidero incoraggiarvi a promuovere il dialogo tra le tradizioni religiose presenti in Terra Santa. Il movimento verso la riconciliazione richiede coraggio e lungimiranza, nonché la consapevolezza che sarà Dio stesso ha indicarci la via. Non possiamo raggiungere i nostri scopi se Dio non ci dona la forza per farlo. Quando, nel maggio del 2009 ho visitato Gerusalemme, ho sostato davanti al Muro Occidentale e, nella preghiera scritta che ho inserito fra le pietre del Muro, ho chiesto a Dio la pace in Terra Santa. In particolare il Pontefice ha ricordato di aver posto al cospetto del Dio, in occasione della sua presenza a Gerusalemme, la «Città della Pace», patria spirituale di Ebrei, Cristiani e Musulmani, le gioie, le speranze, la sofferenza e il dolore di tutti i popoli. Che il Signore ascolti la mia preghiera per Gerusalemme oggi e riempia i vostri cuori di gioia durante la vostra visita a Roma. Che ascolti – ha concluso – la preghiera di tutti gli uomini e le donne che gli chiedono la pace di Gerusalemme.