Non si può seguire Gesù fuori dalla Chiesa

All’omelia ha, tra l’altro, osservato che l’identità cristiana non è una carta d’identità. L’identità cristiana è un’appartenenza alla Chiesa, perché trovare Gesù fuori della Chiesa non è possibile. Il Pontefice ha valuto ripetere quanto diceva il suo predecessore Paolo VI nell’Esortazione apostolica «Evangelii nuntiandi»: è una dicotomia assurda vivere con Gesù senza la Chiesa, seguire Gesù fuori della Chiesa, amare Gesù senza la Chiesa. Ancora Paolo VI parlava della «dolce e consolante allegria di evangelizzare». E questa gioia – ha continuato Papa Francesco – incomincia con una persecuzione, con una tristezza grande, e finisce, appunto, con la felicità. E così la Chiesa va avanti, come annota Sant’Agostino, fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni del Signore. Se noi vogliamo andare sulla strada della mondanità, negoziando con il mondo mai avremo la consolazione del Signore. E se noi cerchiamo soltanto la consolazione, sarà una consolazione superficiale e umana, non quella del Signore. La Chiesa va sempre tra la Croce e la Risurrezione. E questo è il cammino : chi va per questa strada non sbaglia. Dalla persecuzione, come ci insegna la storia delle origini cristiane, scoppia la missionarietà della Chiesa. I primi discepoli uscirono da se stessi, pieni di fervore arrivarono fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, ebbero il coraggio di annunciare Gesù ai Greci, un annuncio che a quel tempo appariva scandaloso (At 11,1920). In questo furono spinti dallo Spirito Santo.

Pensiamo – ha aggiunto il Pontefice – alla Madre Chiesa che cresce, cresce con i nuovi figli, ai quali dà l’identità della fede, perché, come si è visto, non si può credere in Cristo senza la Chiesa. Lo dice Gesù : Ma voi non credete, perché non fate parte delle mie pecore (cfr. Gv 10,26). Se non siamo «pecore di Gesù», la fede non viene; è una fede all’acqua di rose, una fede senza sostanza. Rammentiamoci la consolazione che ha avuto Barnaba che è proprio la «dolce e consolante gioia di evangelizzare». Chiediamo al Signore – ha concluso Papa Francesco – questa energia che ci muova ad andare avanti, come fratelli, insieme. Avanti, portando il nome di Gesù nel seno della Santa Madre Chiesa, come diceva Sant’Ignazio, gerarchica e cattolica.