Nessuno può vivere senza amore
Forse buona parte dell’angoscia dell’uomo contemporaneo deriva da questo: credere che se non siamo forti, attraenti e belli, allora nessuno si occuperà di noi. Tante persone oggi cercano una visibilità solo per colmare un vuoto interiore: come se fossimo persone costantemente bisognose di conferme.
Però ve lo immaginate un mondo dove tutti mendicano motivi per suscitare l’attenzione altrui, e nessuno è disposto a voler bene gratuitamente ad un’altra persona? Sembra un mondo umano, ma in realtà è un inferno. Invece il primo passo che Dio compie verso di noi è quello di un amore anticipante e incondizionato. Dio ama per primo. Dio non ci ama perché in noi c’è qualche ragione che suscita amore. Dio ci ama perché Egli stesso è amore, e l’amore tende a diffondersi, a donarsi. Dio non lega neppure la sua benevolenza alla nostra conversione: semmai questa è una conseguenza. Tutti siamo figli amati da Dio. Non c’è alcuna maledizione sulla nostra vita, ma solo una parola di Dio che ha tratto la nostra esistenza dal nulla. La verità di tutto è quella relazione di amore che lega il Padre con il Figlio mediante lo Spirito Santo, relazione in cui noi siamo accolti per grazia. In Lui, in Cristo Gesù, noi siamo stati voluti, amati, desiderati.
C’è Qualcuno che ha impresso in noi una bellezza primordiale, che nessun peccato, nessuna scelta sbagliata potrà mai cancellare del tutto. Noi siamo sempre, davanti agli occhi di Dio, piccole fontane fatte per zampillare acqua buona. Lo disse alla donna samaritana: «L’acqua che io [ti] darò diventerà in [te] una sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4,14). La medicina per cambiare il cuore di una persona infelice è l’amore. Amore chiama amore, in un modo più forte di quanto l’odio chiami la morte. Gesù non è morto e risorto per sé stesso, ma per noi, perché i nostri peccati siano perdonati. È dunque tempo di resurrezione per tutti: tempo di risollevare i poveri dalla scoraggiamento, soprattutto coloro che giacciono nel sepolcro da un periodo ben più lungo di tre giorni. Soffia sui nostri visi un vento di liberazione. Germoglia il dono della speranza. E la speranza è quella di Dio Padre che ci ama come noi siamo: ci ama sempre e tutti.