Nella Riconciliazione il prete non vi bastonerà!
I Sacramenti – ha proseguito – non sono apparenze, non sono riti, ma sono la forza di Cristo ; è Gesù Cristo presente nei Sacramenti. Quando celebriamo l’Eucaristia è Gesù vivo, che ci raduna, ci fa comunità, ci fa adorare il Padre. Ciascuno di noi, infatti, mediante il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, è incorporato a Cristo e unito a tutta la comunità dei credenti. Pertanto se da un lato è la Chiesa che «fa» i Sacramenti, dall’altro sono i Sacramenti che «fanno» la Chiesa, la edificano, generando nuovi figli, aggregandoli al popolo santo di Dio, consolidando la loro appartenenza.
Ogni incontro con Cristo – ha continuato Papa Francesco – che nei Sacramenti ci dona la salvezza, ci invita ad «andare» e comunicare agli altri una salvezza che abbiamo potuto vedere, toccare, accogliere, e che è davvero credibile perché è amore. In questo modo, i Sacramenti ci spingono ad essere missionari e l’impegno apostolico di portare il Vangelo in ogni ambiente, anche in quelli più ostili, costituisce il frutto più autentico di un’assidua vita sacramentale, in quanto è partecipazione dell’iniziativa di Dio che vuole donare a tutti la salvezza. La grazia dei Sacramenti – ha detto ancora il Pontefice – alimenta in noi una fede forte e gioiosa, una fede che sa stupirsi delle «meraviglie» di Dio e sa resistere agli idoli del mondo. Per questo è importante fare la Comunione, è importante che i bambini siano battezzati presto, che siano cresimati, perché i Sacramenti sono la presenza di Gesù Cristo in noi, una presenza che ci aiuta.
È importante, quando ci sentiamo peccatori, accostarci al sacramento della Riconciliazione. Qualcuno potrà dire : «Ma ho paura, perché il prete mi bastonerà». No, non ti bastonerà il prete; tu sai chi incontrerai nel sacramento della Riconciliazione? Incontrerai Gesù che ti perdona! È Gesù che ti aspetta lì; e questo è un Sacramento che fa crescere tutto il popolo di Dio. La Chiesa cresce soltanto con l’amore che viene dallo Spirito Santo. Il Signore – ha concluso – ci invita ad aprirci alla comunione con Lui, nei Sacramenti, nei carismi e nella carità, per vivere in maniera degna della nostra vocazione cristiana.