L’incoerenza dei cristiani mina la credibilità della Chiesa
Vorrei – ha detto il Pontefice – che ci ponessimo una domanda: che cosa vuol dire adorare Dio? Significa imparare a stare con Lui, fermarci a dialogare con Lui, sentendo che la sua presenza è la più vera, la più buona, la più importante di tutte.
Ognuno di noi – ha continuato Papa Francesco – nella propria vita, in modo consapevole e forse a volte senza rendersene conto, ha un ben preciso ordine delle cose ritenute più o meno importanti. Adorare il Signore vuol dire dare a Lui il posto che deve avere; vuol dire affermare, credere, non però semplicemente a parole, che Lui solo guida la nostra storia. Questo ha una conseguenza nella nostra vita : spogliarci dei tanti idoli, piccoli o grandi, che abbiamo e nei quali ci rifugiamo, nei quali cerchiamo e molte volte riponiamo la nostra sicurezza. Sono idoli che spesso teniamo ben nascosti ; possono essere l’ambizione, il carrierismo, il gusto del successo, il mettere al centro se stessi, la tendenza a prevalere sugli altri, la pretesa di essere gli unici padroni della nostra vita. Adorare, dunque, significa eliminare i nostri idoli, anche quelli più occulti, e scegliere il Signore come unico fondamento e come via maestra della nostra esistenza.
Il Signore ci chiama ogni giorno a seguirlo con coraggio e fedeltà, ci ha fatto il grande dono di sceglierci come suoi discepoli; ci invita ad annunciarlo con gioia come il Risorto, ma ci chiede di farlo con la testimonianza della vita. San Francesco d’Assisi dava ai suoi fratelli un consiglio : predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole. L’incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere, mina la credibilità della Chiesa. Predicare con la vita è possibile soltanto se riconosciamo Gesù Cristo, il Signore, perché è Lui che ci ha chiamati, ci ha invitati a percorrere la sua strada, ci ha scelti. L’annuncio e la testimonianza si basano sulla vicinanza a Lui, che scaturisce dall’adorazione, poiché solo a Cristo va la lode, l’onore e la gloria.