L’evangelizzazione è legata all’unità dei cristiani

DI ANDREA DRIGANI

Sabato 3 settembre è stata resa nota la lettera che Papa Benedetto XVI ha inviato al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, in occasione del XII Simposio intercristiano, dal tema «La testimonianza della Chiesa nel mondo contemporaneo», che si è svolto a Salonicco, in Grecia, per iniziativa della Pontificia Università «Antonianum» di Roma e della Facoltà teologica ortodossa dell’Università «Aristoteles» di Salonicco.

Nel corso dei secoli – scrive il Papa – la Chiesa non ha mai smesso di proclamare il mistero salvifico della morte e resurrezione di Gesù Cristo, ma quello stesso annuncio ha bisogno oggi di un rinnovato vigore in molte regioni che per prime ne accolsero la luce, e che sperimentano gli effetti di una secolarizzazione capace di impoverire l’uomo nella dimensione più profonda. Gli attuali scenari culturali, sociali ed economici – continua Benedetto XVI – pongono a cattolici e ortodossi le medesime sfide. La riflessione nel Simposio ha perciò un importante risvolto ecumenico. La conoscenza reciproca delle nostre tradizioni e l’amicizia sincera rappresentano già in se stesse un contributo all’unità dei cristiani.

Il Pontefice, rammentando l’insegnamento del suo predecessore Paolo VI, ha fatto presente che si deve offrire ai fedeli di Cristo l’immagine non di uomini divisi e separati da litigi, ma di persone mature nella fede, capaci di ritrovarsi insieme al di sopra delle tensioni. La sorte dell’evangelizzazione è certamente legata alla testimonianza di unità data dalla Chiesa. Alla buona riuscita dei lavori dei Simposio – conclude Benedetto XVI – contribuirà certamente l’intercessione di san Paolo, il cui ricordo è particolarmente vivo nella città di Salonicco, nella quale l’Apostolo predicò per primo la Buona Novella. Per un rinnovato annuncio cristiano nella nostra società occorrono evangelizzatori che siano animati dallo stesso zelo di san Paolo.