L’Eucarestia, sintesi dell’esistenza di Gesù
Quel gesto prodigioso non solo rimane come uno dei grandi segni della vita pubblica di Gesù, ma anticipa quello che sarà poi, alla fine, il memoriale del suo sacrificio, cioè l’Eucaristia, sacramento del suo Corpo e del suo Sangue donati per la salvezza del mondo. L’Eucaristia è la sintesi di tutta l’esistenza di Gesù, che è stata un unico atto di amore al Padre e ai fratelli. Anche lì, come nel miracolo della moltiplicazione dei pani, Gesù prese il pane nelle sue mani, elevò al Padre la preghiera di benedizione, spezzò il pane e lo diede ai suoi discepoli; e lo stesso fece con il calice del vino. Ma in quel momento, alla vigila della sua Passione, Egli volle lasciare in quel gesto il Testamento della nuova ed eterna Alleanza, memoriale perpetuo della sua Pasqua di morte e resurrezione.
La festa del «Corpus Domini» ci invita ogni anno a rinnovare lo stupore e la gioia per questo dono stupendo del Signore, che è l’Eucaristia. Accogliamolo con gratitudine, non in modo passivo, abitudinario. Non dobbiamo abituarci alla’Eucaristia e andare a comunicarci come per abitudine: no! Ogni volta che noi ci accostiamo all’altare per ricevere l’Eucaristia, dobbiamo rinnovare davvero il nostro «amen» al Corpo di Cristo. Quando il sacerdote ci dice «il Corpo di Cristo», noi diciamo «amen»: ma che sia un »amen» che viene dal cuore, convinto.
È Gesù, è Gesù che mi ha salvato, è Gesù che viene a darmi la forza per vivere. È Gesù. Gesù vivo. Ma noi non dobbiamo abituarci: ogni volta come se fosse la prima comunione.
Espressione della fede eucaristica del popolo santo di Dio, sono le processioni con il Santissimo Sacramento, che in questa Solennità si celebrano dappertutto nella Chiesa Cattolica. La Madonna ci aiuti a seguire con fede e amore Gesù che adoriamo nell’Eucaristia.