Le radici dell’Europa

DI ANDREA DRIGANI

Martedì 9 dicembre Papa Benedetto XVI ha inviato un messaggio in occasione della giornata di studio organizzata dai Pontifici Consigli per il Dialogo interreligioso e della Cultura, dedicata al tema : «Culture e religioni in dialogo», nella circostanza dell’Anno europeo del dialogo interreligioso. L’Europa – scrive il Papa – ci appare oggi come un prezioso tessuto, la cui trama è formata dai principi e dai valori scaturiti dal Vangelo, mentre le culture nazionali hanno saputo ricamare una immensa varietà di prospettive che manifestano le capacità religiose, intellettuali, tecniche, scientifiche e artistiche dell’Homo europeus.

In questo senso – continua il Pontefice – possiamo affermare che l’Europa ha avuto e ha tuttora un influsso culturale sull’insieme del genere umano, e non può fare a meno di sentirsi responsabile, non solo del suo futuro, ma anche di quello dell’umanità intera. Il tema del dialogo interculturale ed interreligioso – prosegue Benedetto XVI – perciò, emerge come una priorità per l’Unione europea ed interessa, tra gli altri,  i settori della comunicazione, della scienza, delle minoranze, fino a raggiungere gli ambiti della gioventù e del lavoro. Una volta accolta la diversità come dato positivo – osserva il Papa – occorre far in modo che le persone accettino non soltanto la cultura dell’altro, ma desiderino anche riceverne un arricchimento. I credenti dunque – aggiunge il Pontefice – siano sempre disponibili a promuovere la collaborazione su temi di interesse reciproco, come la dignità della persona umana, la ricerca del bene comune, la costruzione della pace, lo sviluppo.

Per essere autentico – osserva il Papa – un tale dialogo deve evitare cedimenti al relativismo ed al sincretismo ed essere animato da sincero rispetto per gli altri e da generoso spirito di riconciliazione e di fraternità. Incoraggio – conclude Benedetto XVI – quanti si dedicano alla costruzione di un’Europa accogliente, solidale, e sempre più fedele alle sue radici e, in particolare esorto i credenti affinchè contribuiscano non solo a custodire l’eredità spirituale che li contraddistingue e che fa parte integrante della loro storia, ma siano ancor più impegnati a ricercare vie nuove per affrontare le grandi sfide dell’epoca post-moderna.