Le parrocchie, cellule vive della nuova evangelizzazione
DI ANDREA DRIGANI
Giovedì 16 febbraio Papa Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al simposio dei vescovi d’Africa e d’Europa guidati dai cardinali Polycarp Pengo e Péter Erdö. Con voi rendo grazie – ha esordito il Pontefice – per i frutti spirituali scaturiti, nel corso di questi anni, dai rapporti di amicizia e di cooperazione tra le comunità ecclesiali dei vostri Continenti. A partire da ambienti differenti, voi avete valorizzato la comune tensione apostolica per annunciare alla vostra gente Gesù Cristo e il suo Vangelo, nello stile dello «scambio dei doni».
Le odierne sfide che avete dinanzi – ha continuato il Papa – sono impegnative; penso all’indifferenza religiosa, che porta molte persone a vivere come se Dio non ci fosse o ad accontentarsi di una religiosità vaga, incapace di misurarsi con la questione della verità e il dovere della coerenza. Oggi, soprattutto in Europa, ma anche in alcune parti dell’Africa, si sente il peso dell’ambiente secolarizzato e spesso ostile alla fede cristiana. Altra sfida per l’annuncio del Vangelo – ha aggiunto Benedetto XVI – è l’edonismo, che ha contribuito a far penetrare la crisi dei valori nella vita quotidiana, nella struttura della famiglia, nel modo di interpretare il senso dell’esistenza. Voi siete ben consapevoli di queste sfide, che provocano la vostra coscienza pastorale e il vostro senso di responsabilità. Esse non devono scoraggiarvi, ma piuttosto costituire occasione per rinnovare l’impegno e la speranza che nasce dalla consapevolezza che la notte è avanzata, il giorno è vicino (Rm 13,12), perché Cristo risorto è sempre con noi.
Nelle società d’Africa e d’Europa – ha detto ancora il Pontefice – sono presenti non poche forze buone, molte delle quali fanno capo alle parrocchie e si distinguono per l’opera di santificazione personale e di apostolato. Auspico – ha concluso – che col vostro aiuto, esse possano diventare sempre più cellule vive e vitali della nuova evangelizzazione.