Le divisioni tra i cristiani feriscono Cristo

Sappiamo bene quanto stesse a cuore a Gesù che i suoi discepoli rimanessero uniti nel suo amore. Questa unità, infatti, era già minacciata mentre Gesù era ancora tra i suoi: nel Vangelo si ricorda, tra l’altro, che gli apostoli discutevano tra loro su chi fosse il più grande, il più importante (Lc 9,46). Il Signore, però, ha insistito tanto sull’unità nel nome del Padre, facendoci intendere che il nostro annuncio e la nostra testimonianza saranno tanto più credibili quanto più noi per primi saremo capaci di vivere in comunione e volerci bene.

Durante il suo cammino nella storia, la Chiesa è tentata dal maligno, che cerca di dividerla, e purtroppo è stata segnata da separazioni gravi e dolorose. Le ragioni che hanno portato alle fratture possono essere le più diverse: dalle divergenze su principi dogmatici e morali e su concezioni teologiche e pastorali differenti, fino agli scontri dovuti ad antipatie e ambizioni personali. Ora – si è chiesto il Papa – di fronte a tutto questo c’è qualcosa che ognuno di noi, come membri della santa madre Chiesa, possiamo e dobbiamo fare? Senz’altro non deve mancare la preghiera, in continuità e in comunione con quella di Gesù, la preghiera per l’unità dei cristiani. Insieme con la preghiera, il Signore ci chiede una rinnovata apertura: ci chiede di non chiuderci al dialogo e all’incontro, ma di cogliere tutto ciò che di valido e di positivo ci viene offerto a chi la pensa diversamente da noi. Ci chiede di non fissare lo sguardo su ciò che ci divide, ma piuttosto su quello che unisce cercando di meglio conoscere e amare Gesù e condividere la ricchezza del suo amore. E questo comporta concretamente l’adesione alla verità, insieme alla capacità di perdonarsi, di sentirsi parte della stessa famiglia cristiana, di considerarsi l’uno un dono per l’altro e fare insieme tante opere di carità. Andiamo avanti verso la piena unità.

La storia ci ha separato, ma siamo in cammino verso la riconciliazione e la comunione. E quando la meta ci può sembrare troppo distante, quasi irraggiungibile, e ci sentiamo presi dallo sconforto, ci rincuori l’idea che Dio non può chiudere l’orecchio alla voce del proprio Figlio Gesù e non esaudire la sua e la nostra preghiera, affinché tutti i cristiani siano davvero una cosa sola.