Le cooperative agricole, esempio di sussidiarietà
Mercoledì 17 ottobre è stato pubblicato il messaggio che Papa Benedetto XVI ha inviato a José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO, nella circostanza della Giornata Mondiale dell’Alimentazione che, quest’anno, ha per tema «Le cooperative agricole nutrono il mondo».
La cooperazione nel suo significato più profondo – esordisce il Pontefice -indica l’esigenza della persona di associarsi per conseguire, insieme con gli altri, nuovi traguardi nell’ambito sociale, economico, culturale e religioso. Si tratta di una realtà dinamica e variegata, chiamata non solo a dare risposte immediate e materiali, ma a concorrere alla prospettiva di ogni comunità. Si tratta di una visione alternativa a quella determinata da misure interne e internazionali che sembrano avere come unico obiettivo il profitto, la difesa dei mercati, l’uso non alimentare di prodotti agricoli, l’introduzione di nuove tecniche di produzione senza la necessaria precauzione.
La Chiesa cattolica, com’è noto – scrive ancora il Papa – considera anche il lavoro e l’impresa cooperativa come modi per vivere un’esperienza di unità e di solidarietà capace di superare le differenze e perfino i conflitti sociali tra persone e gruppi diversi. Per questo con il suo insegnamento e la sua azione ha sempre sostenuto il modello delle cooperative in quanto è convinta che la loro attività non si limita alla sola dimensione economica, ma contribuisce alla crescita morale di quanti ne fanno parte e delle comunità in cui esse sono inserite.
Le cooperative infatti – prosegue Benedetto XVI – sono un’espressione concreta non di una sterile complementarietà, ma di una vera sussidiarietà ; un principio che la dottrina sociale della Chiesa pone a fondamento di un corretto rapporto tra la persona, la società e le istituzioni. La sussidiarietà garantisce la capacità e l’apporto originario della persona preservando le sue aspirazioni sia per l’aspetto spirituale che materiale, tenendo in giusta considerazione la promozione del bene comune e la tutela dei diritti dell’uomo.
In un mondo alla ricerca di interventi appropriati per superare le difficoltà derivanti dalla crisi economica e per dare alla globalizzazione un significato autenticamente umano, l’esperienza delle cooperative – ha concluso il Pontefice – ben rappresenta un tipo di economia a servizio della persona, cioè capace di favorire forme di condivisione e di gratuità che sono il frutto rispettivamente della solidarietà e della fraternità.