Lasciamoci guardare dagli occhi di Maria
Lasciamoci guardare. Questo, in particolare, nel momento del bisogno. Quando ci troviamo impigliati nei nodi più intricati della vita, giustamente guardiamo alla Madre. Ma è bello anzituto lasciarci guardare dalla Madre. Quando ci guarda, Lei non vede dei peccatori, ma dei figli.
Si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima; gli occhi di Colei che è piena di grazia, rispecchiano la bellezza di Dio, riflettono su di noi il paradiso. Gli occhi di Maria sanno illuminare ogni oscurità, riaccendono ovunque la speranza. Il suo sguardo materno ci aiuta a vederci figli amati nel popolo di Dio e amarci tra noi, al di là dei limiti e degli orientamenti di ciascuno. Lasciamoci abbracciare. Dopo lo sguardo, entra qui in gioco il cuore. Maria aveva tutto a cuore, eventi favorevoli e contrari. E tutto meditava, cioè portava a Dio. Ecco il suo segreto. Allo stesso modo ha a cuore la vita di ciascuno di noi: desidera abbracciare tutte le nostre situazioni e presentarle a Dio. Maria è rimedio alla solitudine e alla disgregazione. È la Madre della consolazione, che con-sola: sta con chi è solo. Ella sa che per consolare non bastano le parole, occorre la presenza; lì è presente come madre. Lasciamoci prendere per mano. Le madri prendono per mano i figli e li introducono con amore nella vita. Quanti figli, anche oggi, andando per conto proprio, perdono la direzione, si credono forti e si smarriscono, liberi e diventano schiavi. Abbiamo bisogno di imparare dalle madri che l’eroismo sta nel donarsi, la fortezza nell’aver pietà, la sapienza nella mitezza. Dio non ha fatto a meno della Madre: a maggior ragione ne abbiamo bisogno noi. Gesù stesso ce l’ha data, non in un momento qualsiasi, ma dalla croce: «Ecco tua madre!» (Gv 19,27) ha detto al discepolo, ad ogni discepolo.
La Madonna non è un optional: va accolta nella vita. È la Regina della Pace, che vince il male e conduce sulle vie del bene, che educa alla compassione. Prendici per mano, Maria. Aggrappati a te supereremo i tornanti più angusti della storia. Portaci per mano a riscoprire i legami che ci uniscono. Radunaci insieme sotto il tuo manto, nella tenerezza dell’amore vero, dove si riscostruisce la famiglia umana: «Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio».