La vita di Sant’Agostino, «un grande viaggio spirituale»

di Andrea Drigani

Mercoledì 2 settembre, nella Sala degli Svizzeri del Palazzo di Castel  Gandolfo, Papa Benedetto XVI ha assistito, assieme ad un centinaio di invitati, alla proiezione di una sintesi del film «Sant’Agostino» che sarà trasmesso in autunno dalla Rai. Questo programma è il frutto di una coproduzione fra Germania, Italia e Polonia ed ha avuto un’origine eccezionale. È stato proprio lo stesso Pontefice ha gettare il seme del progetto, quando, tre anni fa, durante la preparazione del suo viaggio apostolico in Germania, aveva sottolineato l’importanza di una rappresentazione cinematografica della vita di sant’Agostino. Al termine della proiezione il Papa ha sentito il dovere di dire grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del film definito «un grande viaggio spirituale».

In realtà – ha proseguito Benedetto XVI – mi pare che il film sia un viaggio spirituale in un continente spirituale molto distante da noi e tuttavia molto vicino a noi, perché il dramma umano è sempre lo stesso. Abbiamo visto – ha continuato il Pontefice – come in contesto per noi molto lontano, si rappresenta tutta la realtà della vita umana, con tutti i problemi, le tristezze, gli insuccessi, come pure il fatto che, alla fine, la Verità è più forte di qualunque altro ostacolo e trova l’uomo. Questa – ha detto ancora il Papa – è la grande speranza che ci rimane: noi non possiamo trovare da soli la Verità, ma la Verità, che è Persona, ci trova. Esternamente la vita di sant’Agostino sembra concludersi in modo tragico: il mondo per il quale e nel quale è vissuto finisce, viene distrutto. Ma – ha osservato Benedetto XVI – il suo messaggio è rimasto e, anche nei cambiamenti del mondo, esso perdura, perché viene dalla Verità e guida alla Carità, che è la nostra comune destinazione. Grazie a tutti – ha concluso il Pontefice – e speriamo che molti, vedendo questo dramma umano, possano essere trovati dalla Verità e trovare la Carità.