La verità della Resurrezione, cuore della fede

DI ANDREA DRIGANI

All’udienza generale di mercoledì 26 marzo, Papa Benedetto XVI ha ricordato che ogni domenica, con il Credo («Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture»), rinnoviamo la nostra professione di fede nella resurrezione di Cristo, evento sorprendente che costituisce la chiave di volta del cristianesimo. Nella Chiesa – ha continuato il Pontefice – tutto si comprende a partire da questo grande mistero, che ha cambiato il corso della storia. La Pasqua è anche la nostra Pasqua, perché nel Signore risorto ci è data la certezza della nostra resurrezione. Gesù è sempre vivo, e vivo è il suo Vangelo. Il Papa, a tal riguardo, ha citato una frase di Sant’Agostino: «La fede dei cristiani è la resurrezione di Cristo».

È importante – ha aggiunto Benedetto XVI – ribadire questa verità fondamentale, la cui storicità è ampiamente documentata, anche se oggi, come in passato, non manca chi in modi diversi la pone in dubbio o addirittura la nega. L’affievolirsi della fede nella resurrezione di Gesù – ha proseguito il Pontefice – rende di conseguenza debole la testimonianza dei credenti. Al contrario l’adesione del cuore e della mente a Cristo morto e risuscitato cambia la vita e illumina l’intera esistenza delle persone e dei popoli. Il Signore è con noi, con la sua Chiesa – ha detto ancora il Papa – fino alla fine dei tempi. Illuminati dallo Spirito Santo, i membri della Chiesa primitiva hanno incominciato a proclamare l’annuncio pasquale apertamente e senza paura. E quest’annuncio, tramandatosi di generazione in generazione è giunto sino a noi e risuona ogni anno a Pasqua con potenza sempre nuova. Commentando l’episodio dei discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35), Benedetto XVI ha osservato che il Signore è in cammino con noi e ci spiega le Scritture, ci fa capire questo mistero : tutto parla di Lui. Come i due discepoli riconobbero Gesù nello spezzare il pane, così oggi, nello spezzare il pane noi riconosciamo la sua presenza.

Nella Santa Eucaristia e nell’incontro con la Parola, possiamo, dunque, anche noi incontrare e conoscere Gesù, in questa duplice mensa della Parola e del Pane e del Vino consacrati. Ogni domenica – ha concluso il Papa – la comunità rivive così la Pasqua del Signore e raccoglie dal Salvatore il suo testamento di amore e di servizio fraterno, soprattutto lasciamoci conquistare dal fascino della Sua resurrezione.