Giovedì 11 settembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto, a Castelgandolfo, i vescovi del Paraguay convenuti per la visita «ad limina». Il Pontefice rivolgendosi ai presuli ha osservato che le sfide pastorali che devono affrontare sono realmente grandi e complesse. Di fronte ad un ambiente culturale che cerca di allontanare Dio dalle persone e dalla società, o che lo considera come un ostacolo per raggiungere la propria felicità, è urgente un vasto sforzo missionario che, ponendo Gesù Cristo al centro di ogni azione, faccia conoscere a tutti la bellezza e la verità della sua vita e del suo messaggio di salvezza. Gli uomini – ha continuato Benedetto XVI – hanno bisogno di questo incontro personale con il Signore che apra loro la porta di un’esistenza illuminata dalla grazia e dall’amore di Dio. In tal senso – ha aggiunto il Papa – la presenza di testimoni veri di autentica vita cristiana, unitamente alla santità dei pastori, è un esigenza di perenne attualità sia nella Chiesa sia nel mondo. L’annuncio cristiano – ha proseguito il Pontefice – per poter giungere fino all’ultimo angolo della Terra, necessita dell’indispensabile collaborazione dei fedeli laici. La loro vocazione specifica consiste, come afferma il Concilio Vaticano II, nel pervadere di spirito evangelico l’ordine temporale e trasformarlo secondo il disegno divino. Un aspetto significativo della missione propria dei laici – ha detto ancora Benedetto XVI – è il servizio alla società con l’esercizio della politica; i vescovi devono pertanto incoraggiare a vivere con responsabilità e dedizione questa importante dimensione della carità sociale, affinchè la comunità civica, di cui i laici cristiani fanno parte a pieno titolo, progredisca nella giustizia, nella rettitudine, nella difesa dei valori, come la tutela della vita umana, del matrimonio e della famiglia, contribuendo in tal modo al bene materiale e spirituale di tutta la società. Il Papa ha espresso il suo apprezzamento per gli sforzi compiuti dalla Chiesa per alleviare i bisogni del popolo paraguayano. Vi chiedo – ha esortato il Papa – che nel vostro ministero siate immagine viva e vicina alla carità di Cristo per tutti i vostri fratelli soprattutto per quelli che soffrono di più, gli emarginati, gli anziani, i malati e i detenuti.