La Parola di Dio non è solo la Bibbia

Le Sacre Scritture – ha esordito il Pontefice – sono, come si sa, la testimonianza in forma scritta della Parola divina, il memoriale canonico che attesta l’evento della Rivelazione. La Parola di Dio, dunque, precede ed eccede la Bibbia. È per questo che la nostra fede non ha al centro soltanto un libro, ma una storia di salvezza e soprattutto una Persona: Gesù Cristo, Parola di Dio fatta carne. Proprio perché l’orizzonte della Parola divina abbraccia e si estende oltre la Scrittura, per comprenderla adeguatamente è necessaria la costante presenza dello Spirito Santo che «guida a tutta la verità» (Gv 16,3).

Occorre – ha aggiunto il Papa – collocarsi nella corrente della grande Tradizione che, sotto l’assistenza dello Spirito Santo e la guida del Magistero, ha riconosciuto gli scritti canonici come Parola rivolta da Dio al suo popolo e non ha mai cessato di meditarli e di scoprirne le inesauribili ricchezze. Ne consegue che l’esegeta dev’essere attento a percepire la Parola di Dio presente nei testi biblici collocandoli all’interno della stessa fede della Chiesa. L’interpretazione delle Sacre Scritture – ha osservato il Pontefice – non può essere soltanto uno sforzo scientifico individuale, ma dev’essere sempre confrontata, inserita e autenticata dalla tradizione vivente della Chiesa.

Questa norma è decisiva per precisare il corretto e reciproco rapporto tra l’esegesi e il Magistero della Chiesa. I testi ispirati da Dio sono stati affidati alla Comunità dei credenti, alla Chiesa di Cristo, per alimentare la fede e guidare la vita di carità. Il rispetto di questa natura profonda delle Scritture condiziona la stessa validità e l’efficacia dell’ermeneutica biblica. Ciò comporta –  ha detto ancora Papa Francesco – l’insufficienza di ogni interpretazione soggettiva o semplicemente limitata ad un’analisi incapace di accogliere in sé quel senso globale che nel corso dei secoli ha costituito la Tradizione dell’intero Popolo di Dio che «non può sbagliarsi nel credere» (Lumen gentium 12). La Vergine Maria, modello di docilità e di obbedienza alla Parola di Dio, ci insegni ad accogliere pienamente la ricchezza immensa della Sacra Scrittura, non solo attraverso la ricerca intellettuale, ma nella preghiera e in tutta la nostra vita di credenti.