La libertà di vivere e annunciare il Vangelo
Di Andrea Drigani
Venerdì 7 ottobre Papa Benedetto XVI ha ricevuto, per la visita ad limina, i vescovi dell’Indonesia. Il messaggio di Cristo – ha esordito il Pontefice – viene predicato nel vostro Paese da secoli. Infatti, l’impulso apostolico resta essenziale per la vita della Chiesa e trova espressione non solo nella predicazione del Vangelo, ma anche nella testimonianza della carità cristiana. A questo proposito – ha continuato il Papa – apprezzo gli sforzi intensi fatti sia da singole persone che da istituzioni per portare, a nome della Chiesa, la tenera compassione di Dio ai numerosi membri della società indonesiana.
Questa è la caratteristica – ha detto ancora Benedetto XVI – di ogni azione ed espressione della Chiesa, dalla celebrazione dei sacramenti all’espletamento delle opere educative e sociali, cosicché i fedeli possano cercare di far conoscere il Dio Uno e Trino e di farlo amare attraverso Gesù Cristo. Questo non contribuirà soltanto alla vitalità spirituale della Chiesa mentre cresce nella fiducia, attraverso una testimonianza umile seppur coraggiosa, ma rafforzerà anche la società indonesiana promuovendo i valori cari ai vostri concittadini : tolleranza, unità e giustizia per tutti.
In modo opportuno – ha osservato il Pontefice – la costituzione dell’Indonesia garantisce il diritto umano fondamentale alla libertà di praticare la propria religione. La libertà di vivere e di annunciare il Vangelo non si può mai dare per scontata e deve essere sempre giustamente e pazientemente sostenuta. Né la libertà di religione è solo un diritto a essere liberi da costrizioni esterne.
È anche un diritto – conclude il Papa – a essere cattolici in maniera autentica e piena, a praticare la fede, a edificare la Chiesa e contribuire al bene comune, proclamando la Buona Novella per tutti e invitando tutti all’intimità con il Dio della misericordia reso manifesto in Gesù Cristo.