La delicata missione di formare i futuri sacerdoti

DI ANDREA DRIGANI

Sabato 6 giugno Papa Benedetto XVI ha ricevuto i professori e gli alunni del Pontificio Seminario Francese di Roma. Il compito di formare sacerdoti – ha esordito il Papa – è una missione delicata, infatti la formazione proposta nel seminario è esigente, poiché sarà una porzione del popolo di Dio a essere affidata alla sollecitudine pastorale dei futuri sacerdoti. È bene – ha detto ancora il Pontefice – che i seminaristi si ricordino che se la Chiesa si mostra esigente con loro, è perché dovranno prendersi cura di coloro che Cristo ha così a caro prezzo attratto a sé.

Le attitudini richieste ai futuri sacerdoti (la maturità umana, le qualità spirituali, lo zelo apostolico, il rigore intellettuale) sono numerose e per conseguirle – ha aggiunto Benedetto XVI – i candidati al sacerdozio non solo devono poter esserne i testimoni fra i loro formatori, ma ancora di più devono poter essere i primi beneficiari di queste qualità vissute e dispensate da quanti hanno il compito di farli crescere. Chi riceve il compito del discernimento e della formazione deve ricordarsi che la speranza che ha per gli altri è in primo luogo un dovere per se stesso.

Il Papa ha poi rammentato che l’Anno sacerdotale offre la possibilità a tutta la Chiesa di scrutare più profondamente l’identità del sacerdote, mistero di grazia e di misericordia. Ed ha voluto citare, a tal proposito, il cardinale Emmanuel Suhard (arcivescovo di Parigi negli anni Quaranta del secolo scorso) che diceva: «Eterno paradosso del sacerdote. Egli ha in sé contrari. Concilia, a prezzo della sua vita, la fedeltà a Dio con la fedeltà all’uomo. Ha l’aria povera e senza forze… non ha in mano né mezzi politici, né le risorse finanziarie, né la forza delle armi, di cui gli altri si servono per conquistare la terra. La sua forza è di essere disarmato e di potere ogni cosa in Colui che lo fortifica».

Possano queste parole – ha concluso Benedetto XVI – che evocano così bene anche la figura del santo Curato d’Ars, risuonare coma una chiamata vocazionale per molti giovani cristiani di Francia che desiderano una vita utile e feconda per servire l’amore di Dio.