La corruzione, piaga che lacera la società
La Corte dei Conti, infatti, svolge un indispensabile servizio orientato secondo giustizia verso il bene comune. E questo non è un concetto ideologico o teorico, ma è legato alle condizioni di pieno sviluppo per tutti i cittadini e può essere realizzato tenendo conto della dignità della persona nella sua integralità. Pertanto il bene della persona, intesa sempre nella sua dimensione relazionale e comunitaria, deve costituire il criterio essenziale di tutti gli organi e i programmi della Nazione. Questo principio è essenziale anche per svolgere con saggezza la delicata funzione di magistrato contabile. Nell’espletamento di questo compito, il magistrato credente può trovare aiuto nel riferimento a Dio; il magistrato non credente sostutuira il riferimento al trascendente con quello al corpo sociale, con un diverso significato, ma con uguale impegno morale.
Il controllo rigoroso delle spese frena la tentazione, ricorrente in coloro che occupano cariche politiche o amministrative, a gestire le risorse in modo non oculato, ma a fini clientelari e di mero consenso elettorale. I questa prospettiva si colloca anche l’importante ruolo che la Magistratura contabile riveste per la collettività, in particolare nella lotta incessante alla corruzione. Questa è una delle piaghe più laceranti del tessuto sociale, perché lo danneggia pesantemente sia sul piano etico che su quello economico: con l’illusione di guadagni rapidi e facili, in realtà impoverisce tutti, togliendo fiducia, trasparenza e affidabilità all’intero sistema.
La Corte dei Conti nell’esercizio dei controlli sulla gestione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, rappresenta un valido strumento per prevenire e colpire l’illegalità e gli abusi. Al tempo stesso, può indicare gli strumenti per superare inefficienze e storture. I beni comuni costituiscono risorse che vanno tutelate a vantaggio di tutti, specialmente dei più poveri, e di fronte a un loro utilizzo irresponsabile lo Stato è chiamato a svolgere una indispensabile funzione di vigilanza, debitamente sanzionando i comportamenti illeciti. Cari magistrati della Corte dei Conti possiate sempre essere animati dalla consapevolezza di rendere un servizio, volto a far crescere la cultura della legalità.