La comunione dei santi, un legame indissolubile

Si tratta – ha detto il Pontefice – di una verità tra le più consolanti della nostra fede, poiché ci ricorda che non siamo soli, ma esiste una comunione di vita fra tutti quelli che appartengono a Cristo. Una comunione che nasce dalla fede; infatti, il termine «santi» si riferisce a coloro che credono nel Signore Gesù  e sono incorporati a Lui nella Chiesa mediante il Battesimo.

Per questo i primi cristiani erano anche chiamati «santi» come ci attestano gli Atti degli Apostoli e le Lettere di San Paolo. La Chiesa – ha proseguito – nella sua verità più profonda è comunione con Dio, familiarità con Dio, comunione di amore con Cristo e con il Padre nello Spirito Santo, che si prolunga in una comunione fraterna. Questa relazione tra Gesù e il Padre è la matrice del legame tra noi cristiani: se siamo intimamente inseriti in questa matrice, in questa fornace ardente di amore, allora possiamo diventare veramente un cuor solo e un’anima sola, perché l’amore di Dio brucia i nostri egoismi, i nostri pregiudizi, le nostre divisioni interiori ed esterne. La nostra fede – ha aggiunto Papa Francesco – ha bisogno del sostegno degli altri, specialmente nei momenti difficili. Se noi siamo uniti la fede diventa forte. Sovente, invece, la tendenza a chiudersi nel privato ha influenzato anche l’ambito religioso, così che molte volte si fa fatica a chiedere l’aiuto spirituale di quanti condividono con noi l’esperienza cristiana. In questa comunione (comunione vuol proprio dire comune-unione) siamo una grande famiglia, dove tutti i componenti si aiutano e si sostengono fra loro.

La «comunione dei santi» – ha osservato il Pontefice – va al di là della vita terrena, va oltre la morte e dura per sempre. Questa unione fra noi, va al di là e continua nell’altra vita; è un’unione spirituale che nasce dal Battesimo e non viene spezzata dalla morte, ma, grazie a Cristo risorto, è destinata a trovare la sua pienezza nella vita eterna. C’è un legame profondo e indissolubile tra quanti sono ancora pellegrini in questo mondo e quelli che hanno varcato la soglia della morte per entrare nell’eternità. Tutti i battezzati quaggiù sulla terra, le anime del Purgatorio e tutti i beati che sono già in Paradiso formano una sola grande Famiglia. Questa comunione tra terra e cielo si realizza specialmente nella preghiera di intercessione. È una realtà ci fa fratelli, che ci accompagna nel cammino della vita e ci fa trovare un’altra volta lassù nel cielo.