In cinquant’anni  della chiesa in Vietnam, occasione di gioia

di Andrea Drigani

Sabato 27 giugno Papa Benedetto XVI ha ricevuto i vescovi del Viêt Nam per la visita «ad limina». La Chiesa in Vietnam – ha ricordato il Pontefice – si sta attualmente preparando alla celebrazione del cinquantesimo anniversario della istituzione della gerarchia episcopale vietnamita. Questa celebrazione potrà permettere di condividere con entusiasmo la gioia della fede con tutti rinnovando gli impegni missionari. In tale occasione – ha proseguito il Papa – il popolo di Dio deve essere invitato a rendere grazie per il dono della fede in Gesù Cristo. Questo dono è stato accolto generosamente, vissuto e testimoniato da molti martiri che hanno voluto proclamare la verità. La vostra Chiesa contribuisce allo sviluppo umano e spirituale delle persone, ma anche allo sviluppo del Paese.

La partecipazione a questa crescita è un dovere e un contributo importante – ha osservato Benedetto XVI – soprattutto in questo momento in cui il Vietnam sta conoscendo una progressiva apertura alla comunità internazionale. Voi sapete – ha aggiunto il Pontefice – che una sana collaborazione fra Chiesa e comunità politica è possibile. A tale proposito la Chiesa invita tutti i membri ad impegnarsi lealmente per l’edificazione di una società giusta, solidale ed equa. Essa non intende sostituirsi ai responsabili governativi, desiderando solo poter prender parte, in un spirito di dialogo e di rispetto, alla vita della Nazione ed al servizio della gente. Partecipando al ruolo che le corrisponde – ha detto ancora il Papa – la Chiesa, secondo la sua specifica vocazione, non si può mai esimere dall’esercizio della carità e , d’altro canto, non vi sarà mai una situazione nella quale non si avrà bisogno della carità di ogni cristiano, poiché l’uomo, al di la della giustizia, avrà sempre bisogno dell’amore.

Inoltre – ha concluso Benedetto XVI – mi sembra importante sottolineare che le religioni non rappresentano un pericolo per l’unità della Nazione, poiché esse mirano ad aiutare l’individuo a santificarsi e, attraverso le loro istituzioni, desiderano agire in modo disinteressato per il bene comune.