Il volontariato per i cristiani: strumenti dell’amore di Dio

DI ANDREA DRIGANI

Venerdì 11 novembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti al convegno internazionale promosso dal Pontificio Consiglio «Cor Unum»  in occasione dell’Anno Europeo del Volontariato. Per i cristiani – ha esordito il Papa – il volontariato non è soltanto espressione di buona volontà. E’ radicato sull’esperienza personale di Cristo, che fu il primo a servire l’umanità, dando liberamente la sua vita per il bene di tutti.

Quel dono – ha aggiunto il Pontefice – non si basava sui nostri meriti. La grazia di Cristo aiuta a scoprire in noi stessi un anelito umano alla solidarietà e una fondamentale vocazione all’amore. La sua grazia perfeziona, rafforza ed eleva quella vocazione e ci consente di servire gli altri senza ricompensa o soddisfazione. Qui vediamo qualcosa – ha detto ancora Benedetto XVI – della grandezza dell’uomo chiamato a servire le persone con le stesse libertà  e generosità che caratterizzano Dio stesso. Diveniamo quindi strumenti visibili del suo amore in un mondo che è in mezzo alla solitudine, all’emarginazione e all’ignoranza. Di certo – ha osservato il Papa – il lavoro dei volontari cattolici non può rispondere a tutte queste necessità, ma ciò non deve scoraggiare. Né dovremmo lasciarci sedurre da ideologie che vogliono cambiare il mondo in una visione puramente umana.

Il poco che possiamo riuscire a fare per alleviare i bisogni umani può essere considerato come il buon seme che germoglierà e recherà buoni frutti. È un segno della presenza di Cristo che, come l’albero del Vangelo, cresce per dare riparo, protezione e forza a tutti coloro che ne hanno necessità. È questa la testimonianza che i volontari cattolici, in tutta umiltà e convinzione, devono offrire alla società civile. Uno dei compiti dei cristiani – ha concluso – consiste nel partecipare alla vita sociale, affinché sia sempre fondata da libertà, giustizia e solidarietà autentiche.