Il cristiano non ha paura di andare «controcorrente»

Abramo, il credente – ha aggiunto il Pontefice – ci insegna la fede; e, da straniero sulla terra, ci indica la vera patria. La fede ci rende pellegrini sulla terra, inseriti nel mondo e nella storia, ma in cammino verso la patria celeste. Credere in Dio – ha detto ancora Benedetto XVI – ci rende dunque portatori di valori che spesso non coincidono con la moda e l’opinione del momento, ci chiede di adottare criteri e assumere comportamenti che non appartengono al comune modo di pensare. Il cristiano non deve avere timore di andare «controcorrente» per vivere la propria fede, resistendo alla tentazione di «uniformarsi». In tante nostre società Dio è diventato il «grande assente»  e al suo posto vi sono molti idoli, diversissimi idoli e soprattutto il possesso e l’«io» autonomo. Anche i notevoli e positivi progressi della scienza e della tecnica – ha proseguito il Papa – hanno indotto nell’uomo un’illusione di onnipotenza e di autosufficienza che ha creato non pochi squilibri all’interno dei rapporti interpersonali e delle relazioni sociali.

Eppure la sete di Dio (Salmo 63,2) non si è estinta e il messaggio evangelico risuona attraverso le parole e le opere di tanti uomini e donne di fede. Abramo, il padre dei credenti, continua ad essere padre di molti figli che accettano di camminare sulle sue orme e si mettono in cammino, in obbedienza alla volontà divina, confidando nella presenza benevola del Signore e accogliendo la sua benedizione per farsi benedizione per tutti. È il mondo benedetto della fede a cui tutti siamo chiamati, per procedere senza paura seguendo il Signore Gesù. Ed è un itinerario talvolta difficile – ha notato il Pontefice – che conosce anche la prova e la morte, ma che apre alla vita, in una trasformazione radicale della realtà che solo gli occhi della fede sono in grado di vedere e gustare in pienezza. Affermare «Io credo in Dio» ci spinge, allora, a partire, ad uscire continuamente da noi stessi, proprio come Abramo, per portare nell’esperienza quotidiana in cui viviamo la certezza che viene dalla fede; la certezza, cioè, della presenza di Dio nella storia, anche oggi; una presenza che porta gioia e salvezza, e ci apre ad un futuro con Lui per una pienezza di vita che non conoscerà mai tramonto.