Il cristiano non è violento, ha la forza della mitezza

Il Pontefice ha osservato che la fede non è una cosa decorativa, ornamentale ; vivere la fede non è decorare la vita con un po’ di religione, come se fosse una torta e la si decora con la panna.

No – ha detto – la fede non è questo. La fede comporta scegliere Dio come criterio-base della vita, e Dio non è vuoto. Dio non è neutro, Dio è sempre positivo, Dio è amore, e l’amore è positivo ! Dopo che Gesù è venuto nel mondo non si può fare come se Dio non lo conoscessimo.

Come se fosse una cosa astratta, vuota, di referenza puramente nominale; no, Dio ha un volto concreto, ha un nome : Dio è misericordia, Dio è fedeltà, è vita che si dona a tutti noi. Per questo Gesù dice : sono venuto a portare la divisione; non che Gesù voglia dividere gli uomini, al contrario: Gesù è la nostra pace, è la nostra riconciliazione!

Ma questa pace non è la pace dei sepolcri, non è neutralità, Gesù non porta neutralità, questa pace non è compromesso a tutti i costi.

Seguire Gesù comporta rinunciare al male, all’egoismo, e scegliere il bene, la verità, la giustizia, anche quando ciò richiede sacrificio e rinuncia a propri interessi.

E questo – ha rilevato Papa Francesco – sì, divide; lo sappiamo, divide anche i legami più stretti. Ma attenzione : non è Gesù che divide ! Lui pone la scelta : vivere per se stessi, o vivere per Dio e per gli altri; farsi servire, o servire; obbedire al proprio io, o obbedire a Dio.

Ecco – ha proseguito – in che senso Gesù è «segno di contraddizione» (Lc 2,34). Dunque, questa parola del Vangelo non autorizza per nulla l’uso della violenza per diffondere la fede. È proprio il contrario : la vera forza del cristiano è la forza della verità e dell’amore, che comporta rinunciare ad ogni violenza. Fede e violenza sono incompatibili ! Invece fede e fortezza vanno insieme. Il cristiano non è violento, ma forte. E con che fortezza ? Quella della mitezza, la forza della carità.