I cattolici dell’Asia, promessa dell’unità della famiglia umana
di Andrea Drigani
Giovedì 2 settembre è stato pubblicato il messaggio di Papa Benedetto XVI al cardinale Stanislaw Rilko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, in occasione del congresso del laicato cattolico asiatico in corso di svolgimento a Seoul. I cattolici dell’Asia – scrive il Papa – sono chiamati ad essere segno e promessa di quell’unità e di quella comunione con Dio e fra gli uomini, di cui tutta la famiglia umana deve godere e che Cristo rende sempre possibile. Come tessere del mosaico delle differenti popolazioni e religioni del continente, è stata affidata loro una grande missione : quella di recare testimonianza di Gesù Cristo. Questo – ha aggiunto il Pontefice – è il servizio supremo e il dono più grande che la Chiesa può offrire al popolo asiatico.
Se i fedeli laici vogliono assumersi questo compito - continua Benedetto XVI – siano ancora più consapevoli del loro Battesimo e della dignità di figli di Dio. In unione di mente e di cuore con i Pastori, e accompagnati a ogni passo del loro itinerario di fede da un’adeguata formazione spirituale e catechetica, siano incoraggiati a cooperare in maniera attiva non solo all’edificazione delle comunità cristiane locali, ma anche alla creazione di nuove modalità di annuncio del Vangelo in ogni settore della società.
Di fronte agli uomini e alle donne dell’Asia – prosegue il Papa – si aprono dunque ora ampi orizzonti per proclamare la verità evangelica. Penso in particolare alle opportunità offerte dal loro esempio di amore coniugale e di vita familiare, alla loro difesa del dono divino della vita, alla loro amorevole sollecitudine per i poveri e gli oppressi, alla loro opera di giustizia e di solidarietà sul posto di lavoro e alla loro presenza nella vita pubblica. Senza farsi scoraggiare dalle difficoltà – conclude il Pontefice – i cattolici dell’Asia confideranno nella misteriosa presenza dello Spirito Santo che sempre agisce nel cuore dei singoli, nelle loro tradizioni e culture, aprendo misteriosamente le porte a Cristo «la via, la verità e la vita» e al compimento di ogni anelito umano.