È necessario che i cristiani giungano a un accordo sui temi antropologici

DI ANDREA DRIGANI

Giovedì 19 gennaio Papa Benedetto XVI ha ricevuto una delegazione ecumenica della Finlandia in occasione della festa patronale di Sant’Enrico di Uppsala, vescovo e martire. Questa visita – ha esordito il Pontefice – testimonia la crescita della comunione tra le tradizioni cristiane del vostro Paese. È mia profonda speranza che tale comunione possa continuare a progredire, recando ricchi frutti tra i cattolici, i luterani e tutti gli altri cristiani della nazione finlandese. Di recente – ha aggiunto il Papa – le questioni etiche sono diventate uno dei punti di divergenza tra i cristiani, specialmente per quanto attiene la giusta comprensione della natura umana e della sua dignità. È necessario che i cristiani giungano ad un accordo profondo sui temi antropologici, che può aiutare la società e i politici a prendere decisioni sagge e giuste per quanto concerne gli importanti ambiti della vita umana, della famiglia e della sessualità.

A tale scopo – ha proseguito Benedetto XVI – il recente documento di dialogo ecumenico bilaterale nel contesto finlandese – svedese non solo rispecchia un ravvicinamento tra cattolici e luterani circa la comprensione della dottrina della giustificazione, ma esorta i cristiani a ribadire il loro impegno per imitare Cristo nella vita e nelle azioni. Confidiamo nella potenza dello Spirito Santo – ha detto il Pontefice – affinché renda possibile ciò che può sembrare ancora al di fuori della nostra portata : un vasto rinnovamento della santità e della pratica pubblica della virtù cristiana, secondo l’esempio dei grandi testimoni che ci hanno preceduto.

Il nostro desiderio di una piena e visibile unità – ha concluso – richiede un’attesa paziente, non in uno spirito d’impotenza o di passività, ma con profonda fiducia nel fatto che l’unità di tutti i cristiani in una sola Chiesa è davvero un dono di Dio e non una nostra realizzazione.