Come viviamo la Messa domenicale?

Ci sono dei segnali – ha proseguito – molto concreti per capire come viviamo l’Eucaristia; segnali che ci dicono se noi la viviamo bene o non tanto bene. Tra i vari indizi preziosi, che ci vengono offerti per comprendere se veramente l’Eucaristia ci introduce nella comunione reale con Gesù e il suo mistero, vi è quello del rapporto tra la celebrazione eucaristica e la vita delle nostre comunità cristiane.

Bisogna sempre tener presente che l’Eucaristia non è qualcosa che facciamo noi; non è una nostra commemorazione di quello che Gesù ha detto e fatto. No. È proprio un’azione di Cristo! È Cristo che li agisce, che è sull’altare. E’ un dono di Cristo, il quale si rende presente e ci raccoglie attorno a sé, per nutrirci della sua Parola e della sua vita. Nell’Eucaristia, infatti, Cristo attua sempre nuovamente il dono di sé fatto sulla Croce. Tutta la sua vita è un atto di totale condivisione di sé per amore; perciò Egli amava stare con i discepoli e con le persone che aveva modo di conoscere. Questo significava per Lui condividere i loro desideri, i loro problemi, quello che agitava la loro anima e la loro esistenza. La missione e l’identità stessa della Chiesa sgorgano dall’Eucaristia, e lì sempre prendono forma.

Un celebrazione – ha detto ancora il Papa – può risultare anche impeccabile dal punto di vista esteriore, bellissima, ma se non ci conduce all’incontro con Gesù Cristo, rischia di non portare alcun nutrimento al nostro cuore e alla nostra vita. Attraverso l’Eucaristia, invece, Cristo vuole entrare nella nostra esistenza e permearla della sua grazia, così che in ogni comunità cristiana ci sia coerenza tra liturgia e vita. Il cuore si riempie di fiducia e di speranza pensando alle parole di Gesù riportate nel Vangelo: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno» (Gv 6,54). Viviamo l’Eucaristia con spirito di fede, di preghiera, di perdono, di penitenza, di gioia comunitaria, di preoccupazione per i bisognosi e per le necessità di tanti fratelli e sorelle, nella certezza che il Signore compirà quello che ci ha promesso: la vita eterna.