Cattolici e ortodossi, ecumenismo alla prova
DI ANDREA DRIGANI
Giovedì 22 settembre Papa Benedetto XVI ha ricevuto, in occasione dalla «visita ad limina», i vescovi di rito latino dell’Ucraina. Il Pontefice ha espresso il suo apprezzamento per le sforzo catechetico, liturgico, apostolico e caritativo che viene svolte in quelle diocesi, rilevando che si tratta di un programma che tende anche a consolidare l’anelito alla cattolicità che fa sentire tutti i battezzati membri dell’unico Corpo di Cristo. Il Papa ha constatato che in Ucraina convivono cattolici di rito latino e di rito bizantino e talvolta la collaborazione non riesce facile, essendo normale – ha proseguito Benedetto XVI – che emergano sensibilità differenti, data pure la diversità delle tradizioni. Ma come non ritenere una provvidenziale opportunità – si è chiesto il Pontefice – il fatto che coesistono insieme due Comunità cristiane, distinte nelle loro origini, ma pienamente cattoliche, entrambe protese a servire l’unico Signore e ad annunciarne il Vangelo?
I lunghi anni della dominazione comunista ed atea in Ucraina – ha continuato il Papa – hanno lasciato evidenti tracce nelle generazioni attuali, siamo, perciò, in presenza di grandi sfide sociali, culturali e spirituali, di qui la necessità di una indispensabile sinergia di tutti i cattolici per una rinnovata evengelizzazione. Se si consolida la comunione all’interno delle comunità cattoliche – ha aggiunto Benedetto XVI – sarà più agevole condurre un proficuo dialogo tra la Chiesa Cattolica e le altre Chiese e Comunità ecclesiali. L’esigenza ecumenica è particolarmente avvertita in Ucraina – ha osservato il Pontefice – poiché da secoli si vive accanto agli ortodossi, coi i quali si cerca di tessere un confronto che abbraccia tanti aspetti della vita. Le difficoltà, gli ostacoli e persino eventuali insuccessi – ha detto il Papa – non devono rallentare l’entusiasmo nell’andare in questa direzione. Con pazienza ed umiltà, con carità, verità ed apertura d’animo – ha notato Benedetto XVI – il cammino da percorrere diventa meno arduo, soprattutto se non viene mai meno la prospettiva di fondo, la convinzione cioè che tutti i discepoli di Cristo sono chiamati a percorrere la sue orme, lasciandosi guidare docilmente dal suo Spirito, che sempre opera nella Chiesa.
BENEDETTO XVI AI VESCOVI UCRAINI DI RITO LATINO: PROSEGUIRE CON ENTUSIASMO SULLA VIA DELL’ECUMENISMO